Senza casa per una frana dal 2009, si incatena per protesta
Era l’8 febbraio del 2009 quando, a causa delle incessanti piogge, una parte di costone, in contrada “Cozzo Pirillo”, a Mendicino, Cosenza, si staccò all’improvviso e scivolò verso valle portandosi dietro il cortile e una porzione della cancellata d’un complesso di villette appena realizzate, e altre ancora da completare. La frana ingoiò anche il muro di cinta costruito proprio per bloccare eventuali smottamenti. Il sopralluogo delle autorità competenti, constatata l’oggettiva pericolosità del danno creato dalla frana, hanno ordinato lo sgombero immediato di 8 famiglie. Dunque al disastro idrogeologico si aggiunse il dramma delle famiglie che quelle case le hanno acquistate. La famiglia Tedeschi/Aroni da tre anni vive in un alloggio di fortuna. Questa mattina Angela Aroni, mamma di due bambine, ha deciso di incatenarsi, come atto simbolico, davanti la villetta di Cozzo Pirillo, per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica. A fronte dell’ennesimo rifiuto del Comune di aiutare la famiglia nel ripristino dell’abitazione, per l’impossibilità di un ente pubblico di intervenire a favore di privati cittadini, un gruppo di amici solidali alla famiglia Tedeschi ha inviato una lettera contenete circa 200 firme per sensibilizzare le istituzioni. La missiva è stata indirizzata al Prefetto di Cosenza Raffaele Cannizzaro, al Vescovo mons. Salvatore Nunnari, al Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, e della Provincia di Cosenza Mario Oliverio, nonché al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. La petizione inviata a novembre da allora è in attesa di risposta.