Ricordato a Siderno Gesumino Pedullà, studioso e partigiano
Si è tenuta a Siderno una cerimonia per commemorare i 100 anni della nascita di Gesumino Pedullà, studioso e combattente della resistenza, fratello del critico e scrittore Walter Pedullà che, per l'occasione, è stato presente all'auditorium dell'Istituto tecnico commerciale "G. Marconi", dove ha avuto luogo la significativa commemorazione. La giornata è iniziata alle ore 9:30 con la scopertura di un busto nella locale Scuola Media a cui è stato dato proprio il nome di Gesumino Pedullà. Poi l'incontro nella sala convegni dell' Itc dove si sono alternati nei saluti di rito il dirigente scolastico Tommaso Mittiga, il sindaco Riccardo Ritorto, e la docente Veneranda Legato. L'incontro culturale moderato da Filippo Todaro ha registrato gli interventi dello scrittore Pasquino Crupi, di Domenico Romeo, della Deputazione di Storia Patria per la Calabria, dello scrittore e giornalista Tarquisio Tarquini e dello stesso Walter Pedullà. Al convegno ha fatto da cornice anche una mostra dedicata a Gesumino Pedullà. La cerimonia commemorativa si è conclusa con la deposizione di una corona d'alloro sulla tomba di Gesumino Pedullà, al Cimitero di Siderno Superiore. Gesumino Pedulla' - ha ricordato il fratello Walter in un suo scritto - fu un grande antifascista . Abbracciò il comunismo che fu la sua utopia, tanto che chiamava compagni sia il fratello che la sorella e fu uomo d'azione come partigiano. Fu costretto ad andare via da Siderno per coazione politica e morì a Lagonegro, in Lucania, il 16 settembre del 1944. I suoi resti, però, vennero traslati nel cimitero di Siderno Superiore. Alcuni anni dopo la sua morte il Comune di Siderno decise di intitolargli la locale scuola media.