“Il Volo”, dalla Calabria un messaggio di solidarietà al mondo intero

Catanzaro Attualità
La prima calabrese de Il volo

Immaginate di fuggire dalla guerra, dalla fame e dalla morte e giungere, dopo una lunga odissea, in un luogo dove veniate accolti con un benvenuto nella vostra lingua. Sembra un incubo che finisce come un sogno. È invece realtà dall'inizio alla fine. È la realtà di Riace. Una realtà che ha sconvolto il regista Wim Wenders. E "Il Volo" da fiction è diventato documentario. Quello visto lunedì sera al Masciari di Catanzaro non era il film che ci si aspettava: la storia di amicizia tra il piccolo Peppino e un suo coetaneo rifugiato, accolto assieme ai suoi connazionali a Badolato. Ma l'amicizia vera di un intero paese, Riace, verso i nuovi paesani, i profughi che accoglie. Ed è lo stesso Wenders a dire nel finale del film: "la Calabria rivolge un messaggio di generosità e solidarietà al mondo intero". "Non ci arrendiamo all'immagine che i media danno della nostra regione". Così il presidente della Regione, Agazio Loiero ha aperto la conferenza stampa seguita alla proiezione del film a cui hanno partecipato tra gli altri anche l'attore Giancarlo Giannini, che ha doppiato Ben Gazzara nella parte del sindaco, l'editore Carmine Donzelli e l'antropologo Vito Teti. Il presidente Loiero ha ricordato il momento emozionante in cui a Berlino, durante il summit dei premi Nobel per la Pace, per il ventennale dalla Caduta del Muro, Wenders disse che l'utopia vera non è la caduta del muro, ma ciò che avviene in Calabria dove i rifugiati vengono accolti e ripopolano i paesi abbandonati. "Ma non c'è solo Riace - ha detto Loiero - anche Caulonia e Stignano hanno integrato gli immigrati. I paesi dell'accoglienza stanno crescendo in Calabria. Sono profondamente convinto che l'equilibrio di un mondo, in cui la maggior parte della gente vive con meno di un dollaro al giorno, non reggerà. Vi siete mai chieste - ha domandato Loiero alle signore presenti - cosa spinge una donna con dei bambini, o incinte, a salire su un barcone che all'80% potrebbe affondare?"
Per Vito Teti Wenders trova un altro modo di guardare la Calabria: guardare come rispettare , con riguardo alle persone. Il suo sguardo porta a considerare diversamente questi luoghi. Carmine Donzelli editore del racconto "Il Volo" ha chiarito che non era previsto che l'anteprima fosse in campagna elettorale. "Era stata fissata per l'autunno - ha affermato Donzelli - Ma la storia vera dei profughi che lavoravano nel film ha mandato in crisi il regista, che ha ripensato totalmente al film facendo slittare la data a marzo". Giancarlo Giannini si è detto commosso per la semplicità della storia, che trasmette l'amore di Wenders verso i protagonisti e le loro storie. Poi sul palco sono saliti i piccoli protagonisti: Salvatore Fiore, che interpreta Peppino e i tre bimbi rom serbi Valentino, Dennis e Elvis che interpretano se stessi. Ovazione per Mimmo Lucano, il sindaco dell'accoglienza e guest star de Il Volo. "Non mi sento una star - ha dichiarato Lucano - Ho solo fatto la cosa più sensata per aiutare delle persone. Non pensavo che da un comportamento umano e normale potesse nascere una storia. Quando non ci si chiede perché delle persone fuggano dai loro Paesi e affrontino pericoli di ogni genere, vuol dire che si è morti dentro. Facendo solo ciò che ci sembrava normale abbiamo trasmesso un messaggio al mondo: è l'utopia della normalità "Solo il nostro spirito di accoglienza può far sparire il pregiudizio sulla Calabria - ha concluso Loiero - Il centro del Cristianesimo è l'accoglienza. E l'accoglienza premia sia noi che i rifugiati".