Nota dell’Assessore Gatto sulla sede dell’Accademia Belle Arti
L'assessore alle risorse educative, Danilo Gatto, ha diffuso una nota sulla questione della sede dell'Accademia di Belle Arti. "Apprendiamo dalla stampa che l'intenso lavoro svolto dal Comune in questi due anni, teso a dare una sede dignitosa e definitiva all'Accademia di Belle Arti di Catanzaro (peraltro sempre in totale accordo con l'Accademia stessa), vale meno di una promessa in campagna elettorale. Evidentemente le manifestazioni di "vivo interesse a poter occupare i locali del Palazzo dell'Educandato, quale sede prestigiosa dell'Accademia di Catanzaro, (...) per le enormi potenzialità dell'edificio, che sembra vocato alla destinazione formativa" (prot. N°2599/A16 del 1/10/09) i sopralluoghi fatti all'Educandato, la progettazione per la ristrutturazione (realizzata da tecnici dell'Accademia stessa!!!), la fitta corrispondenza con il Ministero dell'Università, le riunioni svolte a Roma per ultimo il 27 gennaio c.a. col sottoscritto, il Direttore generale Bruno Civello, il Direttore Rocco Pangaro e membri del Consiglio Accademico, la bozza di Convenzione già discussa, i 2.400.000 euro (soldi concreti) già deliberati dalla Giunta all'interno dei nuovi PISU per la ristrutturazione dell'Educandato, oltre al contributo di 2.000.000€ destinati sempre dal Ministero al medesimo scopo nelle annualità 2010-2011, erano stati solo per gioco. Scelgano i componenti del Consiglio Accademico, nella loro qualità di artisti, se tali performances si debbano associare maggiormente allo stile Dada, al Surrealismo o al movimento Situazionista. Ci dispiace che l'Educandato sia stato nelle corde del Consiglio Accademico solo un ripiego, sia pure concreto e tangibile, non adeguato al prestigio e al blasone dell'Ospedale Militare del giorno che verrà, tenuto presente che il Ministro della Difesa, dello stesso partito di Traversa, avrebbe già potuto fare qualche passaggio concreto in tal senso in questi due anni, come avvenuto a Milano, o ancora più indietro nel tempo, visto che esiste un "governo amico" almeno dall'anno 2001 salvo breve pausa. Larussa lo si aspettava a Catanzaro qualche giorno fa, magari avrebbe potuto dire qualcosa in merito, ma finora non si è visto né sentito.Pertanto non ci resta che prendere atto della nuova situazione, e rivedere i progetti culturali e gli investimenti di questa Amministrazione, che certamente non mancano".