Incendio al campo rom: Comune e terzo settore a sostegno dei senza casa
È una rete a maglie strette quella che unisce Comune ed associazioni nell’intervento solidale a favore della popolazione rom di Cosenza, toccata da un evento che poteva farsi tragedia, l’incendio del campo sosta di Vaglio Lise che ha lasciato senza tetto 62 persone, tra i quali molti bambini.
“Il migrante è una persona umana con diritti fondamentali inalienabili, da rispettare sempre e comunque”: mutuando le parole di papa Benedetto XVI, l’assessore alla solidarietà e coesione sociale Alessandra De Rosa esterna il suo primo commento al termine della riunione tempestivamente convocata dal Prefetto Raffaele Cannizzaro e presieduta dal Viceprefetto Demetrio Martino. “E’ a questo principio che abbiamo sempre ispirato la nostra azione amministrativa a tutela dell’autonomia e della identità culturale della popolazione rom di Cosenza. Anche nell’individuare la forma di accoglienza per i concittadini rom che nell’incendio hanno perso il loro alloggio, abbiamo voluto rispettare il forte senso della comunità che fa parte della loro cultura, riunendoli nell’ex istituto Don Milani. Ma c’è un altro principio che risulta perseguito a seguito della vicenda, è quello della sussidiarietà che lega l’istituzione al terzo settore per realizzare, insieme, pratiche virtuose di inclusione e solidarietà che non neghino la dignità delle persone”.