Scuola. Oltre due milioni di euro di risarcimento per 130 precari di Catanzaro
Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Catanzaro, dopo le varie manifestazioni estive indette in provincia dal SAB (Sindacato Autonomo di Base della scuola), con una sentenza milionaria, circa due milioni di euro, ha riconosciuto il diritto al risarcimento a 130 precari di Catanzaro, con il pagamento di 12 mensilità di tutti i danni subiti, compresi i cosiddetti aumenti stipendiali annui che ancora non erano stati riconosciuti.
La segreteria SAB di Catanzaro, con i responsabili Giovanni Russo (segretario), Pasquale Bagalà (vice) e Gianfranco Maiorino (responsabile di settore), avevano proposto una prima serie di ricorsi dei 130 precari, rappresentati e difesi in giudizio dagli avvocati Teresa Guadagnolo e Roberto Battimelli del foro di Lamezia Terme, al fine di ottenere quanto dovuto per una corretta applicazione della normativa senza “fare abuso della reiterazione dei contratti annuali stipulati quando è la stessa legge che prevede che, non si possono eccedere i 36 mesi di servizio, senza procedere dopo, alla stabilizzazione”.
Una vittoria ottenuta nonostante le modifiche in materia introdotte dal cosiddetto “collegato lavoro” che non ha fatto desistere il sindacato dal proseguire questa battaglia legale per la tutela del diritto al lavoro.
La segreteria generale del SAB, tramite il segretario generale Sola, considera questa condanna “una prima grande vittoria” e dichiara di “voler proseguire su questa strada per non dar tregua alle condotte lesive dei diritti dei precari della scuola da parte dell’amministrazione”.