Sanità, Scopelliti interrogato per due ore si difende: atti senza effetto e revocati
E' durato quasi due ore l'interrogatorio del presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, davanti al sostituto procuratore di Catanzaro, Gerardo Dominijanni, alla presenza el procuratore capo Vincenzo Antonio Lombardo.
Il governatore è stato sentito nella sua veste di commissario ad acta per il Piano di rientro della sanità, nell'ambito dell'indagine che lo vede indagato per la stipula del "Patto di legislatura" tra la Regione e l'Aiop, la delibera di Giunta relativa al rinnovo del protocollo d'intesa tra Regione e l'Università Magna Grecia e l'approvazione con delibera di Giunta del regolamento attuativo contenente i requisiti minimi per l'autorizzazione al funzionamento e le procedure per l'accreditamento dei centri socio riabilitativi per disabili, e la riconversione dei servizi Siad, relativi alla Fondazione Betania Onlus.
Al termine dell'interrogatorio, Scopelliti ha detto all’Agi: "Ho rappresentato in maniera molto lineare e molto chiara le scelte che sono state fatte e che, ovviamente, sono tutti atti che non hanno prodotto alcun effetto perché sono atti revocati. Sono atti deliberativi che non hanno trovato poi nessuna continuità nel tempo e - ha concluso - sono stati anche poi revocati sulla scorta delle indicazioni del tavolo Massicci".