Formati nuovi assistenti familiari a Crotone: per loro possibilità di lavoro
“Ora siete pronti per quello che rappresenterà per voi non solo una opportunità di lavoro ma soprattutto la possibilità di svolgere una attività meritoria a favore di chi ha bisogno” sono state le parole del consigliere delegato ai servizi sociali del Comune di Crotone Filippo Esposito a conclusione del percorso formativo destinato a nuove figure di “assistenti familiari” che ha visto oggi, nella sala giunta, la consegna degli attestati di partecipazione.
Un percorso formativo che nasce a seguito dell’accordo di programma definito dai comuni del distretto socio sanitario di Crotone, coordinati dal consigliere Filippo Esposito e che vede la partecipazione dei Comuni di Crotone, Cutro, Isola Capo Rizzuto, Rocca di Neto, Scandale, San Mauro Marchesato, Belvedere Spinello, Caccuri, Castelsilano, Cerenzia e Savelli.
La Regione Calabria ha previsto un finanziamento di 89.886 € a favore dei comuni del Distretto per un progetto sperimentale per la qualificazione del lavoro degli assistenti familiari.
I Comuni hanno avviato un percorso di formazione (150 ore di aula e 60 ore di stage pratico) che ha visto coinvolti nove ragazzi provenienti dal territorio provinciale. Lo stage di 60 ore è stato svolto presso il reparto di Geriatria dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Crotone.
L’attività cominciata nel settembre 2011 si è conclusa oggi con la cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione alla quale hanno partecipato oltre al Consigliere delegato ai Servizi Sociali Filippo Esposito, il vice sindaco di Crotone Teresa Cortese ed i rappresentanti istituzionali di tutti i comuni del Distretto socio sanitario. Presente anche il responsabile del procedimento e funzionario del Comune di Crotone Franco Valerio.
La prossima tappa messa in campo dai Comuni è quella di creare uno sportello per favorire l’incontro tra chi richiede il servizio e l’operatore disponibile e l’istituzione dell’albo comunale degli assistenti familiari.
I soggetti formati avranno una priorità di utilizzo nei casi di attivazione di percorsi di assistenza domiciliare da parte dei Comuni