Calabria: Scopelliti doppia Loiero, i motivi della sconfitta

Catanzaro Attualità
Agazio Loiero

Una vittoria di queste dimensioni per Giuseppe Scopelliti, eletto Presidente della Regione Calabria con il 58,6%, negli ambienti politici locali, era del tutto inaspettata, nonostante la candidatura di Pippo Callipo (Idv). Si pensava ad una situazione più equilibrata. Invece, la realtà dei numeri ha visto Scopelliti doppiare, quasi, l'uscente Agazio Loiero (32,6%). Lo stesso Loiero, pur riconoscendo le dimensioni della sconfitta, ha detto di non capirne le cause. I motivi della sconfitta sono però sotto gli occhi di tutti. Loiero, in questi cinque anni, ha governato, praticamente, dovendo far fronte, oltre all'opposizione, sopratutto, fronteggiando l'ostilità di pezzi importanti del Pd, che, pur essendo, ufficialmente con lui, non hanno sostenuto e valorizzato la su proposta politica, anzi alcuni esponenti di spicco l'hanno osteggiato apertamente, seminando sfiducia ed antipatia nella popolazione. Eppure, Loiero, in questi anni, aveva fatto delle attività importanti, come quella di ricostruire l'immagine deteriorata della Calabria, a livello nazionale ed europeo, il recupero dei progetti per i finanziamenti europei, quasi perduti per l'inattività della precedente Amministrazione regionale, alcune leggi a favore delle imprese, dei giovani, della famiglia. Queste attività politiche ed amministrative non sono state valorizzate dal Pd, che, invece, ha seminato diffidenza verso Loiero, considerato un corpo estraneo. Lo stesso Loiero, dal canto suo, ha commesso, sopratutto nei primi due anni della sua gestione della Regione, alcuni errori politico-strategici, perdendo del tempo prezioso. Per un dissidio con il suo partito per nomina di alcuni manager, infatti, si è autosospeso perdendo fiducia. Ha poi, in dissidio con il partito di provenienza (Margherita) ha creato il Partito Democratico Meridionale (Pdm), rientrando, successivamente, nel neocostituito Pd. Tutto questo gli ha fatto perdere tempo nell'azione amministrativa, pur avendo ereditato un'amministrazione disastrata.