Performance di voce corpo e musica al centro polivalente di Cutro
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dell'assessore alla cultura della Provincia di Crotone Giovanni Lentini
Riscoprire l’anima del nostro territorio per ricostruirne l’identità. Un’identità nuova, che affondi le sue radici profonde nel nostro glorioso passato e che ce ne faccia sentire fieri senza per questo lasciarci inquinare e travolgere dal sentimento della nostalgia; con la consapevolezza che quel passato, la sua ombra lunga ed imperitura, ci può guidare ed indirizzare verso un altro futuro, diverso e condiviso dall’intera comunità. Con questo spirito l’associazione Gettini diVitalba con il patrocinio della Provincia di Crotone, del Comune di Cutro, del Comune di Isola Capo Rizzuto hanno organizzato l’evento che si terrà a Cutro presso il Centro polivalente martedi 3 aprile 2012, alle ore 18.00, dal titolo: “Lo sguardo bandito. Luoghi, persone, memorie della provincia crotonese nell’opera di Pasolini”, con una performance di voce, corpo e musica a cura di Rosaria Macrì e Floriana Mungari.
Nel corso della serata sarà presentato il concorso riservato agli istituti di istruzione superiore della provincia di Crotone per la produzione di cortometraggi ispirati all’opera di Pasolini in Calabria. Nelle intenzioni degli organizzatori questa vuole essere un’occasione e una proposta per contribuire a liberare il nostro territorio dalla macerie ideali e valoriali che ne stanno offuscando l’immagine e minando la coesione sociale. E’un’operazione di bonifica culturale, l’unica, pur in presenza di tante problematiche e di tante emergenze, di cui abbiamo urgente bisogno e che è interamente affidata alla nostra volontà e alle nostre scelte. La speranza è quella di iniziare un lungo cammino di rinnovamento e di rifondazione culturale ed etica che ci porti ad essere di nuovo punto di riferimento nel grande teatro della storia e delle idee.
Non è presunzione, ma semplice consapevolezza che nella ritrovata centralità del Mediterraneo possiamo recuperare il prestigio e la funzione che abbiamo avuto per secoli e che poi abbiamo smarrito per colpevole negligenza e per mancanza di sensibilità e di lungimiranza. L’iniziativa, fra l’altro, celebra il legame tormentato, ma appassionato e fecondo, di un grande protagonista della cultura italiana del novecento con la nostra terra. E’ un evento di rivisitazione che merita attenzione e partecipazione. L’augurio è che ci siano entrambe e che il lavoro degli organizzatori sia premiato dal consenso e dal contributo di riflessione e di stimoli che può venire da chi ama sinceramente un territorio come il nostro, la cui ricca personalità antropologica non mancò di affascinare un intellettuale della levatura di Pier Paolo Pasolini.