Catanzaro, Petrassi: soddisfazione per il sit-in

Catanzaro Attualità

La protesta davanti la sede del Consiglio regionale, a Reggio Calabria, ha portato frutto. L’obiettivo era quello di coinvolgere tutto il Consiglio nella risoluzione della vertenza Sial e quest’obiettivo è stato centrato. I lavoratori della Sial servizi spa, insieme a Gianvincenzo Benito Petrassi, segretario generale Uil Temp Calabria e Stefano Princi, segretario provinciale Uil Temp, dopo il sit-in permanente davanti la sede della Vicepresidenza della Regione, a Catanzaro, hanno deciso di alzare il tiro visto che, dal 2009, i vari rappresentanti regionali agli impegni di ricollocamento dei lavoratori non hanno mai fatto seguire alcun risultato concreto. “Il risultato di ieri – commenta Petrassi – è stato importante, perché il Consiglio regionale ha impegnato la Giunta “ad istituire in tempi brevissimi un tavolo tecnico per definire le modalità per avviare il progetto Servizio anagrafe zootecnica, attraverso la Sial servizi spa, assorbendo tutti il personale altamente qualificato ed attualmente in stato di mobilità per questo servizio, garantendo così gli stessi standard qualitativi richiesti dalla normativa”. Questa, nero su bianco, è la mozione consiliare rivolta alla Giunta. Una mozione nata dal nostro impegno e dai continui dialoghi con molti capigruppo consiliari”. Il perché di questo atto sta nella premessa che i consiglieri hanno scritto sul loro documento: “Premesso che la Sial servizi spa ha svolto dal 2004 al 2009 ininterrottamente per conto della Regione Calabria il servizio di anagrafe zootecnica, permettendo alla Regione stessa di raggiungere ottimi risultati in questo settore, così come evidenziato dagli attestati ottenuti dai ministeri e dai dirigenti dei dipartimenti regionali (Sanità e Agricoltura); la legge regionale 26 febbraio 2010 n. 8 provvedimento generale recante norme di tipo ordinamentale e finanziario (collegato alla manovra di Finanza regionale per l’anno 2010, articolo 3, comma 4 della legge regionale n.8/2002) prevedeva il ripristino del servizio con un nuovo affidamento alla Sial servizi spa utilizzando esclusivamente il personale già in servizio presso l’azienda stessa; la successiva legge regionale, 11 agosto n. 23 ha nuovamente previsto di riaffidare il servizio di anagrafe zootecnica alla Sial servizi spa eliminando la parte che riguardava la riassunzione del vecchio personale; nonostante questi provvedimenti il contratto di servizio tra la Società e la Regione scaduto il 2009, non è stato rinnovato determinando il blocco dell’esercizio della stessa società ed il licenziamento di circa 50 dipendenti; l’attività che veniva svolta dalla Società, fondamentale per controllare la qualità della produzione zootecnica e la tutela della salute umana si è praticamente interrotta; solo parzialmente, ed in maniera sostanzialmente più onerosa per la Regione, il servizio viene ora curato dai dottori veterinari senza averne le competenze specifiche, ed in sfregio alla direttiva diramata dall’assessorato alla Sanità calabrese che vieta espressamente la gestione della banca dati da parte proprio di questi professionisti; i lavoratori assunti dalla Sial, che hanno permesso con la loro personalità di garantire il servizio, versano ancora in stato di mobilità e che hanno percepito gli ammortizzatori sociali (mobilità in deroga) fino al 29 febbraio ultimo scorso; Il Consiglio regionale della Calabria il 29 marzo 2001, ha varato la legge regionale “modificazione all’articolo 10 della legge regionale 29 dicembre 2010 n. 34 che ha previsto all’articolo 1 l’acquisto da parte della regione Calabria delle azioni detenute dal socio Italia Lavoro spa della Sial servizi spa, divenuta, per tanto, società in house della Regione; tutto ciò premesso il Consiglio regionale impegna la Giunta regionale ad istituire in tempi brevissimi un tavolo tecnico tra il dipartimento Sanità, Agricoltura, Lavoro e sindacati, per definire le modalità per avviare il progetto “servizio anagrafe zootecnica””. “La situazione è chiara ed ogni commento sarebbe superfluo, mi auguro solo – conclude Petrassi – che i tempi rapidissimi invocati dal Consiglio nei confronti della Giunta siano davvero rapidi. Ricordiamo che stiamo aspettando dal 2009.”