Vigili del Fuoco Crotone, in agitazione per tutelare i diritti del lavoratore
L’approssimarsi della stagione estiva crea forti preoccupazioni nella caserma provinciale dei Vigili del Fuoco di Crotone.
"È fin troppo evidente - si legge in un comunicato di Giuseppe Ermanno (Cgil) e Vincenzo Crugliano (Uil) - e necessaria l’esigenza di prepararsi al meglio per affrontare le grandi emergenze che l’estate sicuramente provocheranno e che dovrà garantire la sicurezza dei cittadini e la salvaguardia del territorio, predisponendo uomini e mezzi in grado di gestirle con la tradizionale efficienza.
Tale considerazione non esclude, naturalmente, che la qualità legata agli interventi deve essere garantita per l’intero arco dell’anno, 24 ore su 24; perché l’evento ordinario o straordinario che sia non sceglie le stagioni, non ti avverte e ne ti offre grandi alternative se non quella della prontezza e dell’efficienza. Il personale della caserma di Crotone ha sempre offerto una totale disponibilità verso uno sforzo congiunto, superando qualsiasi precarietà che si frapponesse all’espletamento di un servizio complesso ed impegnativo in un legame storico con le comunità della provincia e con il territorio.
La conferma quotidiana del professionismo nelle azioni di soccorso, richiede un grande senso di responsabilità, una profonda cura ed attenzione delle risorse umane e degli strumenti da parte di chi è chiamato a guidare una struttura strategica come una caserma provinciale. Ebbene, tutto questo si scontra con un atteggiamento irresponsabile del dirigente a cui è stato affidato il comando della caserma di Crotone, il quale agisce in netto contrasto con le vigenti normative contrattuali e di legge. Ignorando le più elementari norme del civile confronto con le rappresentanze sindacali dei lavoratori e nella totale noncuranza delle problematiche che rischiano di determinare un abbattimento della qualità dei servizi.
La carenza delle figure di capo squadra e capo reparto; una distribuzione iniqua delle ore di straordinario; la mancanza di una manutenzione efficiente che garantisca l’utilizzo delle strutture esistenti; la mobilità dei vigili permanenti. Sono queste soltanto alcune delle problematiche che erano in via di definizione con il precedente dirigente e che con l’attuale hanno riscontrato un muro di totale indisponibilità.
Per tutelare i diritti dei lavoratori ma, soprattutto, per garantire la qualità dei servizi, abbiamo dichiarato lo stato di agitazione ed attivato la procedura di conciliazione prevista per i conflitti sindacali, in armonia con le vigenti normative contrattuali e di legge. Animati da propositi assolutamente costruttivi e positivi, andremo al confronto sindacale, senza rinunciare, però, alla soluzione di problematiche urgenti e che riteniamo non oltremodo procrastinabili; per le ragioni che abbiamo più volte espresso e nel merito delle quali, con una conferenza stampa, terremo informate le comunità del territorio provinciale e le istituzioni.