Zone franche urbane: Confartigianato, manca ancora decreto

Crotone Attualità
Salvatore Lucà

Per le zone franche urbane manca ancora il decreto attuativo. Lo afferma in una nota il segretario della Confartigianato di Crotone, Salvatore Luca'. "La legge di conversione n. 25 del 26 febbraio 2010 del decreto legge n. 194 del 30 dicembre 2009 - sostiene Luca' - ha apportato, alla disciplina delle cosiddette zone franche urbane, modifiche rispetto all'iniziale testo del decreto legge, ripristinando, in sostanza, la disciplina previgente. E' risaputo che la legge sulle zone franche urbane prevede l'esenzione totale delle imposte sui redditi per i primi cinque periodi di imposta, al 60% nei seguenti cinque anni e via dicendo fino al 14° anno con percentuali diverse. Prevede inoltre esenzione Irap, esenzione ICI e l'esonero del versamento dei contributi sulle retribuzioni del lavoro dipendente. In un momento di crisi profonda come questa per tutto un tessuto economico che fa fatica a mantenere le attivita' in vita, il mondo politico-istituzionale fa finta di niente probabilmente per non importunare o disturbare i propri amici e referenti politici. A suo tempo, dopo gli annunci in pompa magna dell'approvazione della zona franca da parte dei soliti noti che hanno fatto a gara per rivendicare meriti ed impegno accettando elogi a destra e a manca, oggi nessuno di lor signori pensa minimamente a sollecitare l'avvio di questa misura che puo' dare sicuramente un discreto contributo allo sviluppo di Crotone e di conseguenza a tutta la provincia. Con questa nota, Confartigianato Crotone vuole informare ed invitare le istituzioni e i rappresentanti nazionali, regionali e comunali di tutte le collocazioni politiche ad attivarsi affinche' si cominci a dare un primo segnale positivo di cambiamento a quelle imprese che intendono intraprendere nella nostra citta'. Si sappia che la normativa, di fatto, non e' operativa in quanto il comma 341-quater della legge, demanda ad un apposito decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, a tutt'oggi non emanato, la determinazione delle condizioni, dei limiti e delle modalita' di applicazione delle esenzioni fiscali. Se non viene approvato, entro tempi brevi, questo decreto tutto cio' che e' stato fatto finora, le riunioni, le sollecitazioni, le presentazioni e quant'altro sara' stato solo tempo sprecato. D'altra parte nessuna meraviglia, i nostri imprenditori non credono piu' a nessuno perche' anche questa volta qualcuno ha inteso illuderli ancora una volta malgrado loro continuano a condurre le proprie aziende con passione e tantissimi sacrifici congiuntamente a tutti i loro dipendenti e collaboratori. Forse - conclude Luca' - la colpa degli artigiani, dei commercianti e di tutti i nostri imprenditori in generale e' proprio quella di dedicarsi troppo al lavoro e di delegare il loro destino a uomini che probabilmente continuano a carpire una fiducia non meritata".