Provincia di Cosenza, convegno sulla poetica di Giovanni Pascoli

Cosenza Attualità

“L’Ulissismo nella poetica di Giovanni Pascoli nel centenario della morte” è il tema del Convegno che si terrà lunedì prossimo 23 aprile, alle ore 10.30, presso l’Auditorium “ANTONIO GUARASCI” di Cosenza, organizzato dalla Provincia di Cosenza, in collaborazione con il Club UNESCO di Cosenza e con la partecipazione del Prof. Pierfranco Bruni, Archeologo direttore del Ministero Beni Culturali, componente della Commissione UNESCO per la diffusione della cultura italiana all'Estero, e Presidente del Centro Studi “Grisi”.

Per l’occasione verrà inaugurata una mostra bibliografica su Giovanni Pascoli con opere del patrimonio documentale della Biblioteca Civica di Cosenza presso il Chiostro del Complesso Monumentale di Santa Chiara. Al Convegno, cui sono state invitate a partecipare le Scuole cosentine, intervengono l’Assessore Provinciale alla Cultura Maria Francesca Corigliano ed il Presidente del Club Unesco di Cosenza Dott. Enrico Marchianò.

L’iniziativa si inserisce nel contesto della Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore Unesco e della campagna del MIBAC “Il maggio dei Libri” (23 aprile - 23 maggio).

La figura e l’opera di Giovanni Pascoli a Cento anni dalla morte, era nato nel 1855 e morto nel 1912, vengono inquadrate, all’interno del contesto del Novecento, alla luce di una chiave di lettura che pone in essere la metafora dell’Ulissismo come percorso centralizzante. Il saggio di Marilena Cavallo e Pierfranco Bruni dal titolo: “Nel mare di Calipso. La dissolvenza omerica e l’alchimia mediterranea in Giovanni Pascoli” propone, con una coraggiosa originalità l’intreccio di tematiche letterarie attraverso parametri esistenziali e mitico-simboliche. Dalle pagine di questo libro vengono alla luce stimoli e lampi di grande poesia suscitando un interesse che nasce da una critica completamente originale e autonoma rispetto ai parametri storiografici di questi anni.
Il Pascoli moderno è certamente nella struttura linguistica della sua poesia e del plurilinguismo che si legge tra i suoi versi ma soprattutto nelle metafore che hanno come riferimento il mare e il viaggio. Proprio per questo il mito di Ulisse viene ad essere ridiscusso grazie ad un processo non solo culturale ma simbolico letterario.

Infatti sono i “Poemi Conviviali” a proporre non solo il Pascoli della tradizione ma anche il Pascoli moderno. Ulisse che viene trasportato morto tra le braccia di Calipso è l’immagine che rende straordinario uno spaccato poetico che rompe la tradizione omerica: ecco dunque la dissolvenza per creare una frattura tra il tempo e la sua continuità e l’immortalità di Calipso. Proprio su queste immagini il saggio propone delle pagine di stupenda bellezza. L’Ulisse abbracciato a Calipso nel mare dei mediterranei è un tagliare il conformismo critico grazie ad una proposta non provocatoria ma perfettamente incanalata in interpretazione, in cui i punti di riferimento sono dati da un Pascoli moderno, che riesce a danzare nella contemporaneità con quei temi che hanno come destinazione l’orizzonte del viaggio, che non ha continuità, perché il tempo di Ulisse si ferma nell’isola di Calipso con un senso del tragico, che, pur non insistendo nell’ironia, fortifica il coraggio di uno sguardo sempre puntato sullo specchio del tempo.

E’ anche da questo punto di vista il linguaggio poetico, analizzato da Cavallo e Bruni, ha le sue fasi diversificanti tra i vari testi e le eterogenee proposte in una valenza che è indelebile sul piano delle metafore vissute ed esercitate sulla pagina e mai accennate semplicemente. L’indissolubilità omerica di Pascoli vive nel mare di Calipso tra il vento che fa volare gli aquiloni e i personaggi che non raccontano ma segnano destini.