Cirò: 15 milioni su sviluppo sostenibile
Dalle opere di civiltà agli investimenti strategici in cultura e marketing territoriale, dall'impegno in tema di legalità alla messa in sicurezza del centro storico, da una ragionata politica degli eventi agganciati alla storia ed all'identità cittadine al procacciamento di fondi extra bilancio per un complessivo investimento di circa 15 milioni di euro destinato allo sviluppo sostenibile di CIRÒ nei prossimi anni. Ecco i 5 anni di buon governo dell’Esecutivo uscente, guidato dal giovane avvocato Mario Caruso, ricandidato alla riconferma, alle amministrative del 6-7 maggio prossimi, dalla coalizione “Cirò Grande Di Nuovo”. – I passaggi ed i risultati principali di quella che lo stesso Primo Cittadino definisce la “Politica dei fatti” sono spiegati nel corso di una intervista integralmente disponibile su YOUTUBE (http://www.youtube.com/watch?v=ghoWyhfAIN0) nella quale Caruso ribadisce anzi tutto un duplice metodo di governo, dimostratosi vincente: da una parte, prepararsi a ricercare e gestire gli ingenti fondi extra bilancio a disposizione degli enti locali, per affrontare emergenze o costruire nuove occasioni di sviluppo; dall’altra, fare management dell’identità, dimostrando nei fatti che legalità, cultura, patrimoni storico e marketing territoriale possono far girare l’economia di un piccolo comune del Sud, anche in piena crisi economica nazionale e regionale. – A Cirò si è riusciti nell’impresa. Caruso ne è convinto e, opera dopo opera, finanziamento dopo finanziamento, evento dopo evento, spiega l’impegno di una squadra amministrativa che ha puntato tutto sulla riqualificazione materiale e d’immagine della Città del Vino e di Lilio, dal mare al centro storico, investendo su ambiente e territorio, cultura, servizi e terroir. Con riscontri documentati. Non potevamo realizzare tutte le opere necessarie – esordisce Caruso – pensando di attingere alla Cassa Depositi e Prestiti! Ecco perché ci siamo subito preoccupati di rendere, dall’interno, il Comune capace di procacciare e gestire fondi extra-bilancio. Ad oggi – dice – siamo arrivati ad oltre 15 milioni di euro investiti per lo sviluppo della nostra comunità. In molti casi è stato importante riuscire a dimostrare ai nostri interlocutori come l’abbattimento di una piazza realizzata negli anni ’50 ed il suo rifacimento potessero coincidere, così come ad esempio è avvenuto per la nuova Piazza Mavilia (dove sono stati investiti oltre 1,2 milione di euro), con la strategica messa in sicurezza e consolidamento del centro storico nel suo complesso. – Analogamente, solo per fare qualche esempio, per la questione dissesto idrogeologico nell’ambito della quale Cirò è primo nella mappatura rischi della prefettura di Crotone: con una decina di ordinanze di sgombero, danni accumulatisi di anno in anno per le continue emergenze e alluvioni, più il costo dell’affitto sostenuto dal Comune per venire incontro alle famiglie colpite. Ho più volte scritto – racconta il Sindaco – al Presidente Berlusconi ed alla Protezione Civile a guida Bertolaso prima e Gabrielli poi. Ed il pressing, motivato, ha sortito, nelle scorse settimane, dei risultati a dir poco importanti: nella ripartizione dei fondi destinati al Sud per il dissesto, 2 milioni di euro sono stati finalmente destinati al nostro comune. – Ma Caruso parla anche della realizzazione del depuratore, prima assente e della necessità di un ultimo intervento di 700 mila euro, già richiesto alla Regione per completare un’altra opera che il Sindaco definisce di civiltà. Altra battaglia vinta, tra le altre, dall’Amministrazione Comunale uscente è quella per l’inserimento di Cirò nei tre borghi d’eccellenza della provincia di Crotone ai quali sono destinati ulteriori fondi comunitari o, ancora, l’investimento del 4% di royalties Eni per fronteggiare l’erosione costiera, in vista del progetto di lungomare e dell’investimento eco-compatibile per valorizzare l’area protetta Marinella i cui lavori sono in corso per 500 mila euro (nel quadro di un progetto complessivo di 5 milioni di euro). Dalle numerose aree picnic al recupero delle fontane cittadine, dalla realizzazione di un campo sportivo (con fondi provinciali), dal finanziamento per la realizzazione del Museo Nazionale dedicato a Lilio, il cirotano inventore del calendario gregoriano, fino alla messa in rete con gli altri musei Archeologico e del Vino per un indotto complessivo di 4500 visitatori circa che ha determinato la nascita di ristoranti tipici ed un miglioramento complessivo della qualità della vita e dell’offerta all’ospite.