Uomo ucciso in rapina Lamezia: Famiglia vittima, ad un anno di distanza nessuna giustizia
Riceviamo e pubblichiamo lettera della sorella di Giovanni Caputo e a nome della famiglia, ricorrendo l’anniversario della sua tragica morte, ucciso per tentata rapina, lo scorso anno, al fine di sollecitare l'attività inquirente e ricordare un cittadino lametino:
"Giorno 09/05/2011, moriva tragicamente Giovanni Caputo, ad una anno di distanza la sua famiglia e il suo quartiere si uniscono nel ricordo di Giovannino, così lo chiamavano tutti, un uomo mite, dedito al lavoro e alla famiglia che in cento metri di strada, nel centro storico della città, aveva deciso di trascorrere la sua onorevole esistenza, assistendo l’anziana madre e lavorando nel suo negozio. Una vita normale che, per qualche spicciolo, una mente spietata ha deciso di spezzare, lasciando dietro di se il silenzio dell’ennesimo crimine impunito in città. Un fatto che, per la straordinarietà, suscitò scalpore e attrasse la solidarietà di tanti cittadini Lametini accorsi da ogni parte del comune, un momento di sensibilità e di partecipazione sincera che non coinvolse affatto l’amministrazione cittadina, la quale sempre attenta a questioni di criminalità, in quella circostanza non volle e non ebbe il coraggio o il pudore di partecipare al dolore di quella comunità. Nel primo anniversario della scomparsa di Giovannino, i familiari esortano le autorità inquirenti a ricercare la verità per non permettere che le indagini rimangono “mute” e si corra il rischio di trascorrere un altro anno nell’assordante silenzio dell’ingiustizia. Un silenzio oggi rotto solo dall’affetto di quanti hanno conosciuto Giovannino e che, con la loro numerosa partecipazione alla ricorrenza in via Porchio, hanno nuovamente testimoniato il torto subito dalla famiglia Caputo e dal quartiere".