Portuali Gioia Tauro. Cgil, Scopelliti intervenga sui corsi di Formazione
“A quasi un anno dalla cassa integrazione, i lavoratori dell’area portuale continuano a sopportare da soli i costi della crisi del terminal, senza intravedere nemmeno i pochi euro previsti della frequenza ai corsi di formazione, soldi di provenienza comunitaria e per nulla a carico della Regione. – Lo si legge in una nota della Segreteria Cgil Piana di Gioia Tauro e Segreteria Filt- Cgil Piana di Gioia Tauro - Si ricorda che contestualmente all’attivazione della cassa integrazione per i lavoratori della Medcenter Container Terminal, le Organizzazioni Sindacali Confederali avevano richiesto e stipulato accordi con la Giunta Regionale per la riqualificazione del personale e per poter offrire ai lavoratori un’ulteriore possibilità di formazione .La frequenza dei suddetti corsi formativi è stata altresì pensata per permettere ai lavoratori e alle loro famiglie di avere attraverso l’indennità di frequenza un emolumento che permettesse di integrare, se pur in modo marginale, una parte del mancato reddito causato dal ricorso agli ammortizzatori sociali . In una Regione come la nostra anche il “poco” aiut .
Purtroppo - si legge ancora nel comunicato - ancora oggi i lavoratori non hanno avuto nessun centesimo da parte della Regione pur avendo diligentemente frequentato i corsi. A luglio passerà un anno dalla riunione ministerile che vide lo stesso Presidente Scopelliti assumere il solenne impegno. Questa denuncia della Filt-Cgil non vuole essere la classica speculazione mediatica, ma giunge dopo l’ennesima richiesta di risoluzione del problema andata a vuoto. Per ultimo, anche nell’incontro dell’otto maggio u. s., presso Palazzo Alemanni, la Cgil aveva risollevato la questione al tavolo sul porto, ancora una volta sono arrivate rassicurazioni tutt’ora smentite dai fatti: i lavoratori non hanno ricevuto il becco di un quattrino Chiediamo, pertanto, che sia il Presidente Scopelliti , nel rispetto dell’impegno aaunto , ad intervenire e risolvere in tempi brevi la drammatica vicenda. I lavotori e le loro famiglie, già pagano la crisi ,e non posso essere vittime della burocrazia o peggio della incapacità di chi deve provvedere” .