Angela Napoli su provvedimento anticorruzione
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dell'onorevole Angela Napoli, relatrice per la Commissione Giustizia del provvedimento anticorruzione
"Finalmente il tanto sospirato e necessario provvedimento sull'anticorruzione arriverà in Aula, lunedì 28 p.v. Era luglio del 2011 quando con l'incarico di relatrice per la Commissione giustizia della Camera dei Deputati mi accingevo ad esaminare il relativo disegno di legge sul fenomeno, per la cui trattazione tutto il gruppo parlamentare di Futuro e Libertà si era speso da tempo. Sono contenta che l'approvazione della proposta di legge anticorruzione in Commissione sia avvenuta nei giorni del ventennale della strage di Capaci, dove persero la vita il Magistrato antimafia Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e i tre Agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Ho seguito il provvedimento con tenacia e caparbietà, non sottraendomi ad assumere, pur se relatrice, posizioni difformi da quelle volute dal precedente Governo, al fine di non far giungere in Aula il testo, almeno nella parte relativa alla repressione dell'anticorruzione, come desiderato dall'ex ministro Alfano. "Semplice manifesto", infatti, avevo da subito considerato il testo pervenutoci dal Senato, sicuramente non idoneo a contrastare il dilagante fenomeno della corruzione che grava per 60 miliardi all'anno. Assecondare o diventare parte di sistemi di malaffare e corruzione, mettersi a disposizione di contesti ambientali particolari, vuol dire accettare lucidamente la possibilità di farsi asservire agli interessi criminali mafiosi, che stanno alla base di tutte le stragi di mafia.
Il testo approvato in Commissione, necessita sicuramente di qualche ulteriore modifica. Futuro e Libertà presenterà emendamenti per cercare di introdurre il reato di concussione per induzione, l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e l'incandidabilita' di persone colpite da reati contro la pubblica amministrazione, la valutazione delle responsabilità dell'incaricato di pubblico servizio, il reato di autoriciclaggio e la confisca dei patrimoni illecitamente costituiti. E' il momento della responsabilità e del coraggio morale, la Politica ha il dovere di farli propri se vuole davvero onorare la memoria di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e delle loro scorte".