Stasi: “troppe penalizzazioni per le Regioni del Sud sottoposte a piano di rientro”
La Vicepresidente della Regione Antonella Stasi – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta - in merito alla situazione relativa alle compensazioni dei crediti per le Regioni sottoposte a piani di rientro ha dichiarato:
“La presa di posizione del Presidente Scopelliti, degli altri Presidenti di Regione del Sud Italia e di tanti politici contro un Governo che, escludendo dalle compensazioni i crediti verso enti commissariati o sottoposti a piani di rientro, è riuscita a generare un fronte comune di protesta. Questi ultimi decreti non sono i soli che evidenziano discriminazioni per le Regioni sottoposte ai piani di rientro dai deficit sanitari . Anche rispetto al processo di ‘Spending Review’ – ha successivamente affermato la Vicepresidente Stasi - la direttiva che impone tagli alle amministrazioni pubbliche per un totale di 4,2 miliardi di euro, è stata prevista una netta differenziazione. Per le Regioni non commissariate, il super commissario nominato dal Presidente del Consiglio formulerà proposte di ridimensionamento delle spese al Presidente della Regione, e poi la Regione deciderà. Di contro per le Regioni commissariate i tagli decisi dal super commissario Bondi saranno diretti, in quanto enti assimilati alle amministrazioni statali.
Ciò che le regioni rifiutano – ha aggiunto la Vicepresidente Stasi - non è la revisione della spesa, coscienti che i tagli sono necessari, ma il commissariamento, l'approccio unilaterale e penalizzante che divide l'Italia in due non è accettabile. Altra questione è il patto di stabilità. Il Governo ha previsto che la capacità di spesa delle Regioni venga decurtata nel 2012, 2013 e 2014 con penalità per le Regioni in piano di rientro ed un premio a vantaggio delle regioni virtuose, per una percentuale ancora da stabilire. Così la Calabria rischia di dover subire non solo la decurtazione sulla spesa, ma, in aggiunta, una ulteriore penalità valutando la virtuosità retroattivamente. Gli anni 2009 e 2010 non possono rappresentare il riferimento a base del calcolo della virtuosità per gli attuali governi regionali. Sarebbe stato più giusto riconoscere un premio per i progressi ottenuti o ragionare su un concetto di ‘virtuosità dinamica’ per riconoscere una sostanziale premialità anche alle Regioni che migliorano i propri parametri e iniziano a seguire la ‘strada della virtuosità.
La Calabria ha ridotto il proprio debito sanitario – ha poi dichiarato la Vicepresidente Stasi - lavorando al contempo per rimettere i conti in ordine, ha avviato un percorso di forte contenimento della spesa, subisce verifiche e controlli di spesa trimestrali dall'esito positivo, non ha sforato il proprio patto di stabilità, non può essere timbrata ancora come ‘Regione canaglia’, e subire esclusioni da premi e bonus da parte del governo . E' tempo, ormai, che il Governo intraprenda un reale modello di crescita che vada a privilegiare la spesa per investimenti, dando la possibilità di accelerare i pagamenti diminuendo vincoli sul patto di stabilità per il Sud. Questa – ha concluso la Vicepresidente Stasi - sarebbe una vera ancora di salvezza per le Regioni in ritardo di sviluppo, e sicuramente un premio per le imprese ed i cittadini del Meridione d'Italia”.