Itis “Monaco”a Città del Messico rappresenta l’Italia alle finali mondiali “Robocup Junior”
Ad aprile, a Riva del Garda, hanno primeggiato sui coetanei provenienti da 110 scuole di tutta Italia, trasmettendo il messaggio positivo, rivelatosi vincente, di uomini e macchine che, insieme, prima costruiscono un muro, poi ne abbattono i mattoni, in nome delle “non divisioni”. Per questa performance, ovvero una sorta di danza di movimenti sincronizzati, avevano scelto le note di “Another brick on the wall” dei Pink Floyd, canzone da loro stessi interpretata e che li ha poi condotti al gradino più alto della “Robocup Junior Italia”, manifestazione internazionale su progetti che promuovono l’ingegneria robotica applicata a contesti creativi.
I dodici studenti dell’Itis “Antonio Monaco” di Cosenza, arrivati primi lo scorso mese alla prestigiosa competizione sull’intelligenza artificiale, sono stati accolti questa mattina in Comune dal sindaco Mario Occhiuto e dal presidente della Commissione Cultura Claudio Nigro, i quali hanno tenuto a congratularsi in vista dell’imminente partenza per Città del Messico dove a giugno parteciperanno alle finali mondiali della “Robocup”.
“Voi ragazzi siete il nostro vanto – ha esordito Mario Occhiuto – le eccellenze che abbiamo. La vostra vittoria esprime un dato certo, vale a dire che quando noi cosentini ci confrontiamo al di fuori del nostro territorio, spesso risultiamo i migliori”. Il primo cittadino, porgendo i suoi complimenti ai ragazzi dell’Istituto industriale, ha sottolineato che è un orgoglio e un vanto per l’Amministrazione poter supportare questa iniziativa, citando “le tre T, talenti, tecnologia e tolleranza che, quando sono presenti, consentono lo sviluppo dei Paesi. Noi dobbiamo puntare sui giovani – ha concluso il sindaco Occhiuto rivolgendosi alla “squadra” di cervelli in platea – Mi auguro che questa vostra esperienza possa concludersi con ulteriori soddisfazioni”.
Ennio Guzzo, dirigente scolastico dell’Itis “Monaco”, si è detto entusiasta del risultato raggiunto dai ragazzi e ha sottolineato l’aspetto di questo traguardo nell’aver sfatato i luoghi comuni che vorrebbero la scuola pubblica agli ultimi posti, ricordando fra l’altro un altro importante obiettivo centrato dall’Itis “Monaco” nel 2011 quando gli allievi rappresentarono l’Italia al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite in occasione della Magna Charta.
E’ toccato al professore Remo Scavello, invece, tracciare i dettagli tecnici che hanno condotto al punto più alto del podio i dodici studenti dell’Istituto industriale: “Abbiamo avuto la possibilità di vivere una competizione tecnologica in maniera creativa e sana. Spesso, oggi – ha affermato l’insegnante – le tecnologie tendono a isolare i giovani. La Robocup al contrario stimola a imparare. I nostri ragazzi sono stati apprezzati e premiati soprattutto per la loro precisione e attinenza al regolamento. Adesso – ha concluso il prof Scavello – andiamo a Città del Messico con lo spirito di apprendere, proprio come è successo a Riva del Garda”.