Innsbruck. Verrengia: l’abolizione delle Province pretesto per centralizzare il potere
«Il ruolo delle autorità locali intermedie è essenziale nella costruzione dell’Europa perché svolgono un ruolo strategico per il benessere dei cittadini. La crisi economica non giustifica violazioni democratiche, come l’abolizione delle province». Lo ha ribadito ieri a Innsbruck Emilio Verrengia, vice Presidente della Provincia di Catanzaro e presidente della delegazione italiana al Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa. Nel rapporto presentato agli incontri promossi dalla Regione austriaca del Tirolo assieme al Congresso del Consiglio d’Europa per dibattere i problemi della governante a livello locale, Enrico Verrengia ha anche suggerito un’adeguata soluzione dei problemi che la crisi ha creato e una saggia raccomandazione ai governi centrali che vi debbono far fronte.
«Oggi siamo confrontati con una situazione di un’urgenza senza precedenti per il Congresso», ha detto Varrengia. «Le autorità intermedie sono minacciate. In molti paesi, come il mio, la loro stessa esistenza è messa in questione. La crisi economica sta incoraggiando alcuni governi a prendere misure estreme. Non c’è dubbio che alcuni governi utilizzino la crisi economica come pretesto per ricentralizzare certi poteri. Anche la Romania sta seguendo l’esempio dell’Italia, mentre proposte analoghe si affacciano già in Belgio e in Francia.«Sto sollecitando da tempo un pubblico dibattito per trovare soluzioni alternative alla soppressione delle amministrazioni. Non possiamo assistere inerti e lasciare che ciò avvenga. E’ nostro dovere di ergerci a difesa dei principi della governance multilivello e della sussidiarietà che sono sanciti nella Carta Europea dell’Autonomia Locale.
«Non ci opponiamo alle riforme, che, anzi, siamo i primi a sollecitate, purché i principi basilari di democrazia vengano rispettati e i cambiamenti proposti siano adeguatamente discussi. Nessun dibattito autenticamente democratico su questi temi ha avuto luogo. La voce dei cittadini non è stata ascoltata. Si tratta di uno sviluppo molto preoccupante perché alcune di queste proposte sono particolarmente miopi. Esse sono state avanzate al fine di conseguire delle economie di bilancio di breve termine, senza prestare la dovuta attenzione all’impatto che esse avranno sui servizi pubblici, la struttura amministrativa e la qualità della democrazia nei diversi paesi. Riforme di questa importanza non possono essere intraprese senza una preliminare e dettagliata analisi dell’impatto che i cambiamenti proposti avrebbero su tutti i livelli di governo. Il rapporto che discuteremo qui a Innsbruck ci ricorda che un’appropriata e tempestiva consultazione di tutte le parti interessate è uno dei fondamenti del nostro sistema democratico e uno degli elementi chiave della Carta Europea.
«Eliminare totalmente un intero livello di governo locale determinerà necessariamente uno scadimento importante nella qualità della rappresentanza politica. I servizi pubblici debbono essere resi al livello amministrativo più appropriato. Maggiore la distanza tra i cittadini e il luogo della decisione, maggiore è il rischio che le necessità dei cittadini non siano prese nella dovuta considerazione. Per di più, si sta rimettendo in questione l’intera struttura amministrativa di certi. Ricordiamoci che i principi base della governance multilivello rappresentano una caratteristica irrinunciabile di una struttura amministrativa autenticamente democratica». Ha concluso Emilio Verrengia, il cui intervento è stato applaudito e approvato a larghissima maggioranza.