Cgil Catanzaro-Lamezia, su politiche attive lavoro basta polemiche
Duole impegnare del tempo per rispondere alle dichiarazioni stampa della Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Catanzaro, Wanda Ferro, in merito al progetto affidato alla Field per conto del settore Lavoro. Progetto finalizzato, in teoria, a riqualificare e ricollocare i lavoratori del bacino ex Phonemedia ma che, in pratica, è una semplice operazione di quadratura dei conti che non porterà nessun beneficio ai lavoratori interessati. - Comunica una nota della Cgil Catanzaro-Lamezia - Questo progetto, la Presidente Ferro lo evidenza nel comunicato stampa di qualche giorno fa, nasce dall’urgenza di utilizzare e rendicontare quanto assegnato dalla Regione Calabria per le politiche attive del lavoro 2011, pena la revoca dei fondi ed il conseguente danno erariale per la Provincia. Spendere tutti i soldi assegnati, e questa vicenda né è la dimostrazione, non significa utilizzare le risorse per creare opportunità di lavoro.
La Presidente, così come purtroppo succede di questi tempi, è presa da sindrome elettorale ed è più preoccupata dell’immagine che della sostanza. Come si farebbe, altrimenti, ad affermare che il progetto in essere ha l’obiettivo di far uscire dal bacino degli ammortizzatori sociali almeno 200 lavoratori quando le iniziative di auto-impiego alla fine del bando sono state soltanto TRENTA?
Vogliamo rassicurare la Presidente Ferro, per quanto ci riguarda contano i risultati e non le polemiche. Non vogliamo che i lavoratori rimangano degli assistiti, ma con questo progetto è quello che accadrà, perché nulla è stato fatto perché la loro condizione cambiasse.
Soltanto ad un sindacato come l’UGL, che si esercita in capriole da soccorso (che sarebbe indelicato definire rosso), poteva venire in mente di precisare la propria posizione al tavolo per applaudire all’operato dell’Amministrazione Provinciale su questa partita. - Conclude la nota - Possiamo rassicurare gli amici dell’UGL che, nell’affermare che gli altri sindacati confederali non erano d’accordo con il piano proposto dalla Provincia, il nostro pensiero non ha nemmeno sfiorato la loro sigla. Non fosse altro, che per quanto ci riguarda, il sindacato vive di rappresentanza dei lavoratori e che l’UGL, dei lavoratori interessati (Cassintegrati Phonemedia) non ne rappresenta nessuno.
Auspicando che le polemiche giornalistiche, lascino lo spazio al lavoro concreto da fare, attendiamo la convocazione del tavolo provinciale."