La Comunità di Platania ritorna dal pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo
Confermando ormai una consolidata tradizione, anche quest’anno, a conclusione delle attività previste nella programmazione pastorale parrocchiale per l’anno in corso, la comunità parrocchiale di San Michele Arcangelo di Platania ha realizzato un viaggio di turismo religioso, scegliendo come meta l’ambiente in cui San Pio da Pietrelcina è nato, vissuto e si è santificato.
Lo scopo è stato indicato in modo chiaro dalla responsabile del settore Maddalena Cimino che ha così commentato l’iniziativa: “La forte esperienza, in un momento così difficile della società, ha consentito di aprire nuovi squarci di luce capaci di condurre tutti i partecipanti a vedere, conoscere, incontrare e seguire il Signore Gesù e ha portato una ventata nuova di entusiasmo, di freschezza e di fede a tutta la comunità parrocchiale”. Del resto la scelta del luogo da visitare è eloquente. “Il turismo spirituale - ha sottolineato il parroco don Pino Latelli - diventa un’occasione di cui si serve il Signore per illuminare, scuotere e cambiare il cuore degli uomini, aprendo sentieri di rinnovamento e di speranza. Il pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo, interpretato come un vero e proprio percorso di fede, ha consentito ai fedeli di andare alla scoperta di un uomo che ha dedicato la sua vita agli altri dando conforto e speranza negli animi dei sofferenti”.
I pellegrini sono partiti da Platania di buon mattino, sabato 2 giugno, insieme a numerosi fedeli di altre parrocchie e di altre diocesi della Calabria conferendo un carattere interdiocesano all’iniziativa dell’Ufficio parrocchiale per la pastorale del turismo, sport e spettacolo della parrocchia lametina. A Monte Sant’Angelo don Pino Latelli ha celebrato la Messa nel famoso Santuario di San Michele Arcangelo. Il giorno successivo il numeroso gruppo di fedeli, seguendo l’itinerario programmato, ha svolto la pia pratica della Via Crucis nell’immenso nuovo edificio sacro dedicato al Santo del Novecento e, dopo aver sostato in preghiera davanti alla tomba del Santo nella Cripta della stessa chiesa, è stato ammesso a visitare l’ospedale “Casa del Sollievo”, la cui opera è significativa testimonianza dell’amore che Padre Pio ha sempre nutrito verso i sofferenti.