La Comunità di Platania in pellegrinaggio a Paravati da Natuzza Evolo

Catanzaro Attualità
I pellegrini di Platania

Interessante pomeriggio di spiritualità a Paravati (Vibo Valentia), il luogo dove è vissuta Natuzza Evolo, ora sede di un continuo pellegrinaggio alla sua tomba e all’edificio sacro, voluto, insieme ad altre opere, dalla mistica.

Più di 100 pellegrini, a bordo di due pullman gran turismo, accompagnati dal parroco di Platania (Catanzaro) Don Pino Latelli e da Maddalena Cimino, responsabile dell’ufficio parrocchiale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport, partiranno alle ore 13.30 di domenica 27 alla volta della frazione del comune di Mileto.

“Questa nuova esperienza del pellegrinaggio della comunità di Platania – afferma la responsabile della pastorale del turismo religioso Maddalena Cimino – consentirà di visitare i luoghi della “memoria” di Natuzza, diventata, nel tempo, punto e centro di riferimento per migliaia di credenti che sono accorsi a lei per affidarle sofferenze, dolori e speranze. E Natuzza ha avuto per tutti una parola di conforto, di luce e di speranza; quella speranza – sostiene Maddalena Cimino - che le proveniva da una fede vera e profonda, scaturita in lei dall’incontro con Cristo nella preghiera e dalla sofferenza”.

“Anche a noi sacerdoti – aggiunge don Pino Latelli – chiedeva di essere vicini alla gente offrendo loro una parola di conforto e di speranza. Tutti coloro che hanno incontrato la veggente calabrese, all’unanimità, riconoscono in lei la capacità di consolare e di convertire il cuore di tanta gente e testimoniano - conclude don Pino Latelli – che non potranno mai dimenticare il suo sguardo dolce e penetrante, capace di entrare in profondità negli abissi oscuri dell’anima, infondendo uno straordinario e ineffabile senso di pace e di serenità”.

Al loro arrivo a Paravati, “regno di Natuzza”, i fedeli platanesi saranno accolti dal parroco del piccolo centro don Pasquale Barone, presidente della Fondazione Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime che, come è noto, con la mistica non solo aveva un rapporto molto stretto di stima e di amicizia, ma anche la guidava spiritualmente e le è stato accanto nei momenti di sofferenza causati da varie malattie di cui Natuzza soffriva.

I partecipanti assisteranno prima alla proiezione di un filmato sulla vita di Natuzza e sulle attività della Fondazione e quindi, dopo la recita del santo rosario meditato, parteciperanno alla celebrazione della Santa Messa. Prima di rientrare, naturalmente, i pellegrini pregheranno sulla tomba che custodisce i resti mortali di Natuzza Evolo.