Ospedale Mariano Santo di Cosenza. Le dichiarazioni di Occhiuto
“È normale e anche giusto che un progetto si riferisca sempre al progettista che lo ha ideato indipendentemente dal periodo in cui è stato redatto. Il mio progetto per il reparto dell’ospedale Mariano Santo risale a circa 15 anni fa e nel tempo vi ho anche apportato delle varianti.”.
Il sindaco Mario Occhiuto replica agli articoli pubblicati oggi da un settimanale calabrese in cui viene chiamato in causa per la sua attività di direttore dei lavori del completamento del padiglione di Dermatologia Oncologica dell’ospedale Mariano Santo.
“La cupola del Brunelleschi, tanto per fare un esempio, non ha perso negli anni la sua originale paternità solo perché in mano ad altri direttori dei lavori. Fra l’altro – aggiunge Occhiuto – Al momento dell’elezione a Sindaco, nel 2011, per il rispetto che porto alle regole e alle istituzioni, ho ritenuto opportuno dimettermi immediatamente da direttore dei lavori nonostante quell’incarico non fosse incompatibile con quello di Sindaco. In conseguenza di ciò, l’unico collegamento che ho con l’attuale direttore generale dell’Azienda ospedaliera, al di là del consueto rapporto fra amministratori che ci vede coinvolti in pubblici confronti, riguarda esclusivamente il pignoramento che il sottoscritto ha depositato nei confronti della stessa Azienda ospedaliera per via del mancato pagamento della parcella professionale”.
Rispetto al trafiletto del giornale, relativo ai pignoramenti che riguardano il Sindaco, il primo cittadino tiene poi a precisare: “Come è appunto evidente nella vicenda dell’ospedale Mariano Santo che mi interessa da vicino, tutti coloro che in questo momento svolgono onestamente il proprio lavoro in attività economiche, possono accumulare molti crediti che, come nel mio caso, superano i debiti. Potendoli riscuotere, certamente non ci sarebbero problemi”.