Lamezia: conversazione di Raffaele Gaetano sui “volti della bellezza”
Sarà lo studioso lametino Raffaele Gaetano, il protagonista della conversazione: «I Volti della Bellezza. Dal mondo greco ai nostri giorni». L’evento, promosso dal Rotary Club di Lamezia Terme presieduto da Antonio Mallamo, si svolgerà venerdì 15 giugno alle ore 18.00 nella raffinata cornice della «Sala Paolo VI» del Seminario Vescovile di Lamezia Terme. Un appuntamento da non mancare su un tema accattivante e ricco di contenuti che nel corso dei secoli ha alimentato numerosi dibattiti. Ma su quale crinale si muoverà Raffaele Gaetano? È lo stesso studioso a svelarlo in anteprima: “Parliamo di Bellezza quando godiamo qualcosa per quello che è, indipendentemente dal fatto che lo possediamo. Bellezza e Arte non sono concetti coincidenti. Nell’antichità e in molti periodi storici era considerata bellezza soprattutto quella della natura, mentre l’arte aveva soltanto il compito di fare bene le cose che faceva, in modo che servissero allo scopo a cui erano destinate. Perciò si considerava arte sia quella del pittore e dello scultore sia quella del costruttore di barche, del falegname o del barbiere.
Soltanto molto tardi, per distinguere pittura, scultura e architettura da quello che oggi chiameremmo artigianato, si è elaborata la nozione di Belle Arti. Al contrario, certe teorie estetiche moderne hanno riconosciuto solo la Bellezza dell'arte, sottovalutando la Bellezza della natura. Insomma i volti della bellezza sono molteplici ed è giusto che ognuno prenda a esaminarli”. L’evento sarà introdotto dal presidente del Rotary Club di Lamezia Terme e, dopo la conversazione di Raffaele Gaetano, prevede un dibattito sulle tema trattato. Personalità colta e raffinata, Raffaele Gaetano è noto a livello internazionale per il fondamentale contributo dato allo studio del sublime leopardiano con il monumentale “Giacomo Leopardi e il sublime” (2002). Tra gli altri suoi scritti ricordiamo anche: “Beati se non sanno la loro miseria” (1997), “L’autore mio prediletto” (2001). Parallelamente si è occupato del filosofo materialista P.-H. Thiry D’Holbach nel saggio “La benda sugli occhi” (1998), concentrando via via la propria intensa attività di ricerca su autori, gruppi intellettuali, temi, questioni teoriche dell’estetica e della poetica tra ’700 e ’900. Frutto di questo interesse sono i volumi: “Sull’orlo dell’invisibile” (2011); “Avanti all’anima mia” (2010); “La Calabria nel Viaggio Pittoresco del Saint-Non” (2011) e le edizioni critiche di diverse opere spesso poco note o mal note: G. Chiarini, “Della filosofia leopardiana” (2000); D. Anzelmi, “Estetica di Lettere ed Arti belle” (2003); P. Ardito, “Artista e Critico” (2004); G. Gravina, “Della Ragion poetica” (2005); J.-C. Richard De Saint-Non, “Viaggio Pittoresco” (Rubbettino,). Con il pittore Max Marra ha realizzato il quaderno d’arte “Rembrandt e lo specchio infranto della modernità” (2004), mentre con E. Matassi, W. Pedullà e F. Pratesi ha curato il volume “La Bellezza” (2005). Giornalista, autore di originali programmi di divulgazione culturale per la radio e la televisione come «Libraria», «Bibliopolis», «Agrilibro», è direttore artistico di importanti rassegne di letteratura e filosofia.
Recentemente proprio i Rotary Club della Calabria gli hanno conferito il Premio «Città del Sole» per la cultura (XV edizione) intendendo così premiare un intellettuale sempre in prima linea nella promozione del sapere sia attraverso le sue numerose opere filosofico-letterarie sia mediante l’ideazione e direzione di originali eventi e rassegne di alto profilo culturale che ormai da anni tengono vivo nella Regione l’interesse di un pubblico sempre crescente.