Mario Maiolo su congressi Pd in Calabria
"Il Prof. D'Attorre - scrive in un comunicato Mario Maiolo - da commissario può fare di tutto, assumendosene le responsabilità, ma non deve creare confusione. Lui afferma che, fin quando ritiene ci siano le condizioni, resta a fare il Commissario del PD calabrese ma, nel frattempo, non deve dimenticare, o peggio tradire, il mandato della Direzione Nazionale di fare i congressi regionale, provinciali e di circolo entro il mese di settembre. Il rinvio, da lui deciso autonomamente, ha avuto delle prime motivazioni nelle quali, evidentemente, anche lui crede poco o, comunque, valuta deboli e infondate se oggi ne tira fuori delle altre, ma anche queste deboli e, per quanto mi riguarda, infondate come le precedenti. Il calendario dei congressi con la data delle primarie al 24 giugno lo ha fissato lui, in piena autonomia e senza condizionamenti, e lo ha fissato nella consapevolezza che ci fossero tre candidature potenziali. Dico potenziali perché ad oggi è depositata solo la mia candidatura. Così come era ben chiaro, anche ad autorevoli dirigenti della segreteria nazionale con i quali il prof D'Attorre è in quotidiano contatto, che il congresso regionale avrebbe avuto tre candidati.
Nessuno ha concordato di non fare il congresso regionale che certamente, questo si che era chiaro a tutti (altro che "pero e pere"), non aveva esito scontato per come avrebbe, invece, gradito qualcuno. Con il rinvio, e con quanto affermato ieri, il Commissario vorrebbe cambiare le regole con la "macchina in corsa" e creare difficoltà al Partito Democratico della Calabria, dopo aver già provocato un danno grave a chi ha sottoscritto e presentato una candidatura. Le ulteriori difficoltà enunciate per motivare il rinvio e riferite alle candidature di Camera e Senato sono inaccettabili. Sono inaccettabili perché a nessuno e' più consentito confondere il Partito con il destino dei singoli. Il Partito Democratico in Calabria e' in crisi proprio perché il 2007 e il 2009 e' stato fatto questo errore. Noi abbiamo parlato solo di Programmi e di Partito e, riteniamo che questo è il punto all'ordine del giorno; il prof. D'Attorre non può invertire con disinvoltura l'ordine del giorno.
Chi ha parlato con il prof. D'Attorre di candidature a Camera, Senato e Presidenza della Regione lo dica, si faccia sentire e il prof. D'Attorre sia chiaro, non crei confusione, dica chi si è messo a trattare candidature, chi ha ostacolato i congressi per trattare le candidature. E poi il prof. D'Attorre è stato nominato per fare i congressi e non per non farli e trattate le candidature di Camera e Senato. Le candidature non si trattano, si decidono con le regole che stiamo cercando di affermare anche con l'irrinunciabile cambio della legge elettorale. Se non si fa chiarezza su questo, e allora vuol dire che anche questa motivazione per il rinvio è debole e infondata, non c'è altra strada che mantenere fede al mandato ricevuto e far svolgere i congressi regionali, provinciali e di circolo entro il 30 settembre".