Gruppi di azione costiera opportunità di sviluppo della pesca calabrese

Catanzaro Attualità
Salvatore Martilotti

"Lega Pesca/Legacoop Calabria – dichiara il responsabile regionale Salvatore Martilotti – valuta con grande soddisfazione la pubblicazione della graduatoria definitiva dei Gruppi di Azione Costiera - GAC/FLAG - PO FEP – Fondo europeo pesca 2007/2013 Asse IV "Sviluppo sostenibile delle zone di pesca".

Con il completamento di questa fase si stanno gettando le basi per delineare gli scenari futuri di sviluppo della pesca costiera in Calabria puntando sulla forte identità delle marinerie della nostra regione, in particolare quelle più dipendenti dalle attività di pesca. - E' quanto si legge su una nota - Tutto bene? No, poiché risulta evidente un vuoto per certi aspetti inspiegabile: oltre ai cinque GAC di fatto ormai operativi, manca all’appello il Gruppo di Azione Costiera “Medio Jonio” che comprende i comuni del litorale ionico della provincia di Catanzaro. Nell’attesa di notizie positive dalla Regione per questo strategico strumento di sviluppo dello ionio catanzarese in grado di coniugare identità e futuro, Lega Pesca/Legacoop Calabria è convinta – continua Salvatore Martilotti – che tutte le energie devono essere dirette a lavorare per tutelare le imprese dell’economia ittica attraverso una maggior partecipazione ai Gruppi di Azione Costiera per ridare centralità e dignità ad un settore e a una categoria poiché i GAC/FLAG sono un inedito strumento a disposizione per promuovere e sostenere quella diversificazione e ristrutturazione economica e sociale dell'attività di impresa, sempre più urgente per tutelare l'occupazione, valorizzare la qualità delle produzioni, e recuperare il drammatico calo di redditività che connota l'eccezionale stato di crisi attraversato dal settore.

Tuttavia, - conclude il Responsabile regionale di Lega Pesca, Salvatore Martilotti, anche la Regione Calabria è chiamata ad uno sforzo straordinario per rispondere ad una crisi straordinaria. La pur buona capacità di spesa sulla politica strutturale non è però sufficiente per traghettare le imprese fuori dalla crisi. Per modernizzare la filiera e riposizionare il settore è indispensabile reperire risorse aggiuntive, per dare seguito agli strumenti messi in campo dalla legge regionale di settore, che è tra le più innovative a livello nazionale, ma che è rimasta finora inattuata per la completa assenza di ogni dotazione. Le priorità su cui puntare, secondo Lega Pesca sono l’Osservatorio Regionale Pesca, strumenti finanziari innovativi come l’Agenzia per lo sviluppo delle imprese ittiche, aiuti all’occupazione ed alle attività di servizio e supporto ai sistemi produttivi."