L’assessore Gentile presenta al Ministero Ambiente progetto per banca dati e piano coste regionali

Calabria Politica
Pino Gentile, Assessore ai Lavori Pubblici

È stato presentato al ministero dell’Ambiente, dall’assessore ai lavori pubblici Pino Gentile e dal dirigente generale Giovanni Laganà il progetto di “Costituzione di una banca dati e acquisizione di strati cartografici per la governance del territorio e la predisposizione di un piano coste regionale”. L’importo del progetto – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta - è pari a 6 milioni di euro che graveranno sul Pon sicurezza. L’iniziativa rientra nel quadro di un più ampio percorso di individuazione e perseguimento di ogni direttrice capace di delineare un efficace sistema di sviluppo regionale, sul quale l’amministrazione sta concentrando la propria azione. Rilevanza determinante è assegnata al ruolo della risorsa costiera come importante leva di intervento. Particolare interesse all’iniziativa è stato espresso dal segretario generale del ministero, consigliere Antonio Agostini e dal Direttore generale dell’ispettorato generale, Mauro Luciani. E previsto infatti a breve l’avvio di un percorso sinergico tra lo stesso ministero e la Regione Calabria che vedrà, quale prima tappa, la presentazione congiunta del progetto all’Autorità Pon Sicurezza e che proseguirà attraverso la previsione di una gestione coordinata ed integrata del progetto.

La disponibilità per la Regione di un piano coste aderente alla realtà e calato sulle esigenze regionali, attraverso il quale definire in maniera unitaria ed omogenea tutti gli elementi antropici e naturali che concorrono all’equilibrio della fascia costiera, rappresenta uno strumento di definizione di importanti progettualità strategiche di sviluppo e di valorizzazione delle strutture e delle realtà esistenti. Contestualmente, la costituzione e la messa a sistema della banca dati di cui si prospetta l’implementazione, garantirà non solo la condivisione della stessa a favore di altre amministrazioni regionali, ma anche la possibilità di attingere alla condivisione offerta da altri sistemi nell'infrastruttura nazionale, nell’ottica di efficiente governance del piano coste. Un sistema con caratteristiche di portale per servizi di info-utilità conferirà, inoltre, al progetto la perseguibilità di obiettivi di diffusione della cultura del rispetto del territorio e delle fasce costiere ad un ampio e variegato bacino di utenti.

Gli elementi peculiari che il progetto si propone di sviluppare consentiranno di intervenire su importanti ambiti di azione nella prospettiva che la qualità dell’ambiente non è solo fattore determinante per il livello di qualità della vita e dello sviluppo socio-economico, adeguato alla domanda proveniente dall'intera comunità locale, ma rappresenta, nel contempo, fattore influente sul grado di attrazione esercitato dai territori ad alta valenza ambientale. Proponendo un rilievo ad alto dettaglio dell’intera costa della Regione Calabria e l’identificazione di alcuni “scenari obiettivo” da raggiungere attraverso al realizzazione di interventi prototipali, il progetto, insieme agli aspetti strettamente ambientali, persegue il fine di diffusione di migliori condizioni di sicurezza per i cittadini e le imprese, nonché di contenimento del diffuso fenomeno di abusivismo edilizio costiero garantendo, altresì, inevitabili impatti sul fronte dell’inquinamento e degli usi impropri della canalizzazione delle acque e dei relativi scarichi lungo le coste. Un progetto a vasto raggio quindi, la cui immediata applicazione di sperimentazione sul territorio attingerà ai residui fondi della programmazione 2007/2013 per svilupparsi, lungo una naturale e completa linea di evoluzione nell’ambito del prossimo ciclo programmatorio 2014/2020.

“L’attivazione di meccanismi sinergici di interlocuzione, sostegno e collaborazione tra i diversi livelli di governo - ha evidenziato l’assessore ai lavori pubblici Pino Gentile - è un’importante variabile capace di garantire importanti effetti virtuosi ed il percorso avviato assieme al Ministero dell’Ambiente è una brillante testimonianza”.