Catanzaro: attesa per la 7ªedizione di Intersezioni

Catanzaro Tempo Libero
Daniel Buren

Cresce l’attesa per l’inaugurazione della settima edizione di Intersezioni, la rassegna d’arte contemporanea al Parco Archeologico di Scolacium e al museo MARCA che ha da tempo proiettato Catanzaro all’attenzione della cultura nazionale e internazionale. Il protagonista è quest’anno Daniel Buren, tra i maggiori maestri contemporanei, reduce dallo straordinario successo della sua ultima esposizione al Grand Palais di Parigi visitata da oltre 300 mila spettatori. Buren, da giorni in Calabria per seguire e coordinare insieme al curatore del progetto Alberto Fiz, le installazioni di Scolacium e del MARCA ha immaginato per la mostra di Scolacium, che egli stesso definisce una delle sue esposizioni più impegnative, una serie di opere realizzate per l’occasione in Calabria e per le quali si è avvalso della collaborazione di imprese del luogo. Sono straordinari lavori in situ che coinvolgono direttamente le vestigia del Parco archeologico che diventano parti integranti del lavoro. Il primo intervento ha luogo tra gli uliveti, con una serie di venti grandi anelli in legno che abbracciano i tronchi degli ulivi con l’intento di esaltare le grandiosi sculture della natura.

Successivamente si giunge alla Basilica, la cui percezione cambia completamente grazie all’inserimento di finestre colorate gialle e rosse che riflettono la luce sull’imponente architettura creando un effetto ottico emozionante. Non manca, poi, la realizzazione di un grande portale che sottolinea l’impianto dell’antica costruzione. Proseguendo, si giunge alla cabane eclaté, una struttura ambientale che s’integra con il paesaggio tanto da mimetizzarsi e da rifletterlo grazie agli specchi e alle pareti colorate. Si tratta di una “capanna esplosa” che rientra tra le sperimentazioni più riuscite di Buren. A connotare il Foro romano è la presenza di oltre 50 colonne colorate a strisce bianche e rosse che proiettano in maniera fantastica le immagini delle colonne antiche. Nasce, così, una nuova piazza animata da un’ipoetica proiezione mentale dell’arte antica. Di grande impatto, infine, è il grandioso lavoro realizzato per il Teatro dove una struttura specchiante di 30 metri moltiplica all’infinito l’immagine della costruzione dove la componente virtuale e quella reale s’inseguono. Lo spazio del MARCA è stato, invece, ridisegnato da Buren con interventi pittorici, l’inserimento di una serie di opere storiche e la ricostruzione di una delle sue celebri cabanne eclaté che crea una relazione diretta con il lavoro presentato al Parco di Scolacium. I preparativi intanto fervono, tra le difficoltà del tempo inclemente e l’entusiasmo di chi collabora ad un evento che si caratterizza come uno dei più importanti della stagione estiva.

“Lo sforzo che la Provincia sta compiendo – dice il presidente Wanda Ferro – vede impegnate tutte le sue componenti. Il curatore della mostra Albero Fiz, il personale e gli uffici stanno mettendo tutte le loro energia per realizzare ancora una volta un evento davvero unico e del quale ci siamo fatti carico da soli tra mille difficoltà, consapevoli delle attese e di un ruolo guida in ambito culturale al quale non vogliamo e non possiamo rinunciare”. Intanto è grande l’attenzione della stampa nazionale. Le maggiori testate hanno confermato la loro presenza per l’inaugurazione, mentre il Sette del Corriere della Sera si è aggiudicato l’esclusiva nazionale dedicando la rubrica della cultura del prossimo venerdì 27 al progetto di Intersezioni con un’approfondita intervista a Daniel Buren.