Cosenza Calcio escluso da Lega Pro, Corbelli annuncia denunce
Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, interviene sulle vicenda del Cosenza calcio, definisce "l'eventuale mancata iscrizione della Nuova Cosenza Calcio al campionato di Lega Pro oltre che una grande, inaccettabile ingiustizia, un nuovo scippo, dopo quello dello scorso anno, un altro oltraggio ad una città e all'intera provincia", preannuncia di "voler denunciare i presidente di Lega, Abete e Macalli, per abuso d'ufficio" e chiede polemicamente al partito del sindaco di Cosenza, l'Udc, ai suoi leader regionali, i Trematerra e gli Occhiuto, "perchè non hanno, a livello romano, con il loro capo, Pierferdinando Casini, saputo tutelare e difendere i diritti acquisiti sul campo dalla società cosentina".
Corbelli, che in questi anni ha più volte tentato di promuovere incontri istituzionali per salvare il Cosenza calcio, parla dell'ammissione dei Lupi alla Lega come di "un atto dovuto, dopo la vittoria nei play off, un risarcimento doveroso e minimo nei confronti di una società, che al di là delle responsabilità di chi l'ha gestita in questi anni, non va dimenticato ha perso, lo scorso anno, la serie C1 solo per una legge vergognosa e antisportiva che antepone i problemi e gli adempimenti finanziari e societari ai risultati sportivi conseguiti sul terreno di gioco. Una mostruosità sportiva passata inosservata e in silenzio e che invece è il vero grande scandalo del calcio italiano. La storia vergognosa adesso si ripete.
Lo scorso anno il Cosenza, ricordo agli Abete, ai Macalli e company, si era ampiamente salvato con i risultati ottenuti sul campo. E' stato retrocesso solo per effetto dei sei punti di penalizzazione dovuti a problemi societari di mancati adempimenti fiscali e finanziari della società. Una regola, questa, che è un autentico obbrobrio che contrasta con i veri valori sportivi. Lo scorso anno il Cosenza è stato scippato della Serie C1, della serie C2 e addirittura non lo si voleva nemmeno iscrivere alla serie D. Come se non bastasse adesso addirittura vergognosamente si vorrebbe negare alla Nuova Cosenza calcio l'iscrizione alla Lega Pro, conquistata sul campo con la vittoria nei play off. Una iscrizione nella Lega Pro che comunque rappresenterebbe un risarcimento minimo rispetto a quello che questa squadra ha conquistato sul campo e per quello che i 100 anni di storia di questo club rappresentano. Volutamente e colpevolmente si ignora finanche il grande valore sociale che una squadra di calcio professionistica con 100 anni di storia rappresenta in una realtà difficile come è quella di una città del Mezzogiorno, come Cosenza. Chiedo per questo che si scongiuri questo danno ingente, questa nuova offesa, questo altro oltraggio alla città. Se non viene riconosciuto il diritto alla iscrizione alla Lega Pro il Cosenza deve rifiutare qualsiasi altra soluzione che rappresenterebbe solo una umiliazione per la società rossoblù, per la città, per i tifosi, per la storia di questo glorioso club. Una cosa è certa: se i presidenti di Lega, Abete e Macalli, continueranno ad opporsi all'iscrizione del Cosenza in Lega Pro li denuncerò alla magistratura per abuso d'ufficio".