Associazione “Petrusinu ogni minestra” favorevole al recupero della stazione di Sala
"Pochi giorni fa abbiamo letto sui giornali le esternazioni del sindaco Sergio Abramo circa la chiusura della stazione ferroviaria di Sala che, a suo giudizio, “è stato un gravissimo errore ed altrettanto grave che questo sia avvenuto con l’assenso dell’Amministrazione Comunale”. Noi dell’Associazione “Petrusinu ogni minestra” siamo favorevoli al recupero della vecchia e ormai inesistente stazione, tanto cara ai catanzaresi. I cittadini, infatti, hanno dovuto subire lo smantellamento della vecchia tratta ferroviaria per far posto ad un indecoroso ricettacolo di immondizia. Ricordiamo che in quella circostanza, vale a dire quando è stata concretizzata la chiusura della Stazione, in città si commentava con sgomento tale scriteriata decisione e lo sconforto era palpabile.
All’epoca della chiusura, ma ancora prima, cioè quando la decisione fu presa, non è seguito alcun accenno di protesta da parte della cittadinanza ormai profondamente rassegnata Ma noi “petrusiniani” vogliamo guardare avanti, nonostante lo sconforto per condizioni politico-sociali della nostra città siano davvero preoccupanti. Sconforto che si aggrava quando pensiamo ai continui maltrattamenti che il capoluogo riceve anche dall’ente Regione (si veda cosa sta accadendo alla Sanità cittadina, all’Università Magna Graecia e a tante altre vicende desolanti per tutti noi). Quindi, ribadiamo che attendiamo con ansia che il progetto del neo sindaco relativo alla riattivazione della stazione del quartiere Sala vada in porto con immediatezza. Speriamo anche che si possa preservare l’area del cementificio che insiste nel medesimo quartiere, lasciando quasi intatto l’intero corpo di fabbrica, che fa parte del passato cittadino, cercando di restaurarlo nell’interno per poter ospitare qualche nuovo polo tecnologico. Nelle altre parti d’Italia e del mondo si conserva e si migliora l’esistente. Qui invece (a Catanzaro) lo si distrugge! Speriamo che si cambi rotta il prima possibile, e prima che sia troppo tardi."