Inizia la scuola e le proteste: precari in piazza a Crotone
Giovedì 13 settembre 2012, ore 10, piazza Montessori, di fronte Ufficio scolastico provinciale, di Crotone, manifestazione dei precari della scuola. È quanto riportato in una nota diffusa dal Comitato precari scuola di Crotone.
Insegnanti, segretari, collaboratori scolastici e famiglie presenteranno una lettera che sarà inviata al Presidente del Consiglio Mario Monti. I precari evidenzieranno lo stato di disagio che oggi la scuola pubblica vive. Proprio a causa della precarietà, agli studenti viene tolta la possibilità di avere continuità didattica. Gli studenti cambiano ogni anno i propri docenti, e purtroppo a volte anche nel corso dell’anno scolastico. Le segreterie soffrono della carenza di personale e il continuo cambio del personale non aiuta a snellire il lavoro. Con determinazione gli operatori della scuola sottolineeranno che la precarietà è anche uno spreco di denaro. Ogni anno si impiegano persone e risorse per ricollocare un esercito di persone. Quel che è peggio è che questo anno la scuola inizierà mentre ancora bisogna effettuare le nomine del personale con contratto a tempo determinato. Il risultato? Molti alunni staranno in classe, ma non avranno i propri docenti e alcune scuole saranno anche sguarnite del personale di segreteria e dei collaboratori scolastici. Durante la manifestazione di giovedì 13 settembre, con vigore i precari esprimeranno il proprio sdegno nei confronti di un ministro dell’Istruzione che sta bandendo un concorso pubblico per 11.000 persone. Come è possibile, in tempi di crisi e di ristrettezze economiche bandire un concorso quando ci sono oltre 300.000 persone in attesa di ricevere un incarico di ruolo? Le regole per le immissioni in ruolo ci sono già e non possono essere stravolte. Indire un concorso significa stravolgere nuovamente quanto già deciso dai governi precedenti e andare incontro ad inutili spese giudiziarie giacché chi è in graduatoria con oltre 20 anni di servizio ed aspetta di essere immesso in ruolo, non si farà certo scavalcare da chi ha vinto un concorso bandito nel 2012. Quella del concorso per il Ministero dell’Istruzione sarà una vera e propria patata bollente.
Circa 300.000 persone hanno già partecipato ad un concorso o seguito una scuola di specializzazione, adesso non si può certo dire a queste persone che le regole sono cambiate perché c’è un ministro che vuole rivoluzionare la scuola. Prima di rivoluzionare la scuola, diranno i precari, invitiamo gli esperti che hanno indetto il concorso a fare un giro per le scuole. Noteranno che mancano, sedie, banchi e carta igienica. Prima di fare un concorso è forse meglio stare con i piedi per terra e capire che la maggior parte delle scuole ha enormi problemi. Come già detto, in questo momento in Calabria non si è in grado nemmeno di nominare gli insegnanti con contratto a tempo determinato, figuriamoci se ci sono le energie necessarie per organizzare un concorso.