Trasporti: studenti Unical, biglietti autobus troppo cari

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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato a firma di Laboratorio Politico P2 Occupata su diritto allo studio, diritto alla mobilità.

L'iniziativa di oggi ha segnato un cambio di rotta nella politica calabrese. Studenti e cittadini hanno cominciato un percorso comune in difesa dei loro diritti e per un modello realmente basato sui bisogni di questa terra. Infatti, sembra proprio che i nostri diritti siano un terreno fertile per ingrassare comitati di speculatori. Non fa eccezione il trasporto pubblico locale. Il risultato di questo processo di privatizzazione è sotto gli occhi di tutti, anche se giornali e telegiornali ne sono stati svuotati. Da quando, almeno 20 anni fa, hanno scovato dei ”pericolosi fannulloni” tra le fila delle ferrovie pubbliche è iniziato lo smantellamento generale. Dai tartassamenti e licenziamenti dei dipendenti alla chiusura di moltissime tratte (come le nostre a lunga percorrenza) e biglietterie, passando per l’aumento spropositato delle tariffe. E un piano di investimenti e programmazione? Non se ne parla. Il problema ci riguarda da molto vicino. Crescono solo gli stipendi dei manager, mentre è in crisi la possibilità degli studenti di tornare a casa e spostarsi. Lo stesso, forse anche peggio, succede a pendolari e a quei precari sballottati tra una coincidenza e l’altra, con cambi e tempi di attesa che fanno diventare una odissea qualsiasi tratta, sempre sperando che il treno non sia improvvisamente soppresso. Così, mentre la nostra Trenitalia spa si allarga oltralpe e diventa la terza azienda europea di trasporti e per importanza, noi siamo relegati a condizioni ottocentesche. È questo il prezzo del passaggio da cittadini a clienti. Lo studente calabrese, poi, è ancora più in crisi. Dal 2001 la gestione dei fondi per il trasporto pubblico locale è di competenza regionale. E così, dato che non siamo abbastanza preziosi per il consiglio d’amministrazione dell’ex-servizio pubblico, la nostra classe dirigente locale ha colto l’occasione per rimpascire i propri rapporti con le aziende di bus. Bus stracolmi e invivibili o cronicamente vuoti, di chi è la responsabilità? Gli accordi presi dalla nostra giunta regionale, così come dal consiglio d’amministrazione di questa università sono molto lontani dalle esigenze degli studenti. Per la stessa conformazione della nostra regione, abbiamo bisogno che sia costruito un’altro modello di mobilità. E allora, guardando il prezzo del biglietto non possiamo che domandarci: dove siano finiti i finanziamenti che arrivano a Regione e Unical? Adesso è il momento per inchiodare questo comitato d'affari alle loro responsabilità, ed anche noi studenti siamo disposti a fare la nostra parte. Questo è solo l'inizio.


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