Capitaneria di Porto Corigliano sequestra 60 kg di novellame
Sessanta chilogrammi di novellame è stato sequestrato dalla Capitaneria di Porto di Corigliano nell'ambito dell'attività di prevenzione per prevenire i danni causati all'ecosistema marino dalla pesca illegale del novellame. I militari del compartimento marittimo coriglianese, agli ordini del capitano di fregata Antonio D'Amore, hanno effettuato all'alba, per giorni, ripetute ricognizioni del litorale con mirati appostamenti sulla spiaggia di Rossano. Hanno così notato, in più giorni, in località S. Irene, alcune persone che, vicino delle barche appena giunte sull'arenile, erano intende a salpare da terra attrezzi da pesca non consentiti ovvero reti di tipo sciabica con sacco cieco. Gli uomini della Guardia costiera, appostati, hanno atteso che i pescatori concludessero le attività di pesca per poi far scattare il sequestro, in diversi momenti, di oltre 60 chili di novellame di varie specie tra cui triglie, vope, sarde, alici, cefali, polpi. Sono state sequestrate anche le reti da pesca di tipo sciabica con sacco cieco, della lunghezza di circa 70 metri, attrezzi per la pesca non consentiti con i quali era stato catturato il giovane pesce. Sei pescatori sono stati denunciati alla Procura di Rossano per la violazione della normativa nazionale e comunitaria in materia di pesca. Agli stessi sono stati elevati sei verbali di contravvenzione per varie violazioni amministrative commesse, per un importo complessivo di 24 mila euro. Il novellame pescato, dichiarato idoneo al consumo umano dai veterinari dell'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, intervenuti su richiesta della Capitaneria di porto, con il nulla-osta del procuratore della Repubblica, è stato devoluto in beneficenza alla mensa della Caritas diocesana.