Crisi:Abi, donne hanno reagito meglio

Calabria Attualità

Le donne italiane hanno dimostrato di saper reagire meglio alla crisi in corso: è quanto emerge dal secondo numero dell'Osservatorio Abi-Censis sulla società italiana. Nei primi due trimestri del 2012, a fronte di un'ulteriore contrazione dell'occupazione maschile dell'1,3%, quella femminile registra un aumento del 1,3%. L'Italia dunque può contare sulle donne per guardare con maggiore ottimismo a domani e lavorare ad una ricetta per il Paese.

L'occupazione femminile, spiega l'Abi, resiste meglio di quella maschile, se infatti nel 2011 l'occupazione maschile è tornata al livello del 2004, quella femminile ha visto aumentare la propria partecipazione al lavoro di 566.000 unità. Una tendenza che sembra confermata anche nell'anno che sta per concludersi. La disoccupazione femminile così è passata in 8 anni dal 10,5% del 2004 al 9,6% del 2011 mentre quella maschile dal 6,4% al 7,6%. Nel 2011 risultano occupate con contratti atipici il 14,5% di donne (contro l'10% degli uomini), per lo più con contratti a termine (12%) e in parte di collaborazione a progetto o occasionale (2,5%). Le donne quindi, prosegue l'Abi, hanno saputo "tenere meglio" e continuano a farlo, in parte adeguandosi alle minori risorse disponibili e adattandosi più dei loro colleghi; ma in parte posizionandosi nei settori meno penalizzati: il mondo dell'assistenza e della cura alla persona in generale, ma anche dell'accoglienza e quindi del turismo, della filiera agroalimentare.