Sospesa per protesta la seduta del Consiglio Provinciale di Cosenza

Cosenza Attualità

La seduta del Consiglio Provinciale di Cosenza è stata sospesa per mezzora, dalle 12.20 alle 12.50, su proposta del Consigliere provinciale Rapani immediatamente accolta dal presidente della Provincia Mario Oliverio, per protestare contro la chiusura del tribunale di Rossano. “La decisione assunta dal Governo nazionale -ha detto Oliverio- offende la città di Rossano, la Piana di Sibari e l’intera provincia di Cosenza. Abbiamo atteso, invano, alcune settimane nella speranza che giungessero da Roma notizie positive e confortanti. Così non è stato. Lunedì prossimo convocherò una seduta straordinaria del Consiglio Provincia di Cosenza a cui inviterò i sindaci della Sibaritide, i parlamentari, i Consiglieri regionali, le forze sociali, i rappresentanti degli altri ordini forensi deolla nostra provincia per concertare, insieme ad essi, le azioni da assumere”.

“Quella di oggi –ha concluso il presidente della Provincia di Cosenza- è una protesta simbolica, ma è solo un inizio di una grande mobilitazione che dovrà restituire alla città di Rossano e a tutta la Sibaritide ciò che le spetta di diritto”.

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Alla ripresa dei lavori è toccato all’assessore al Bilancio e alla Programmazione Antonello Graziano illustrare la “Salvaguardia degli equilibri di Bilancio e la verifica dello stato di attuazione dei Programmi -Esercizio Finanziario 2012 (art.193 del D.Lgs 18 agosto 2000, n. 267 TUEL)”. “Nonostante i tagli del Governo e le ristrettezze imposte dal momento –ha detto Graziano- la Provincia di Cosenza continua ad essere un ente sano, che gode di ottima salute, che ha pienamente rispettato il Patto di Stabilità, che non ha effettuato nessun debito fuori bilancio e nessuna anticipazione di cassa. Questo ente. piaccia o non piaccia, resta ancora a livello nazionale un esempio: sana e corretta amministrazione, efficienza ed efficacia, trasparenza e legalità ne sono gli ingredienti portanti”. Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Melfi (Sel), Lopez (Partito Socialista) e Caravetta (Udc). Quest’ultimo, dopo aver annunciato il suo voto favorevole sugli equilibri di bilancio ha comunicato ufficialmente all’assemblea di aver abbandonato definitivamente il suo partito, l’Udc, e di collocarsi nel Gruppo Misto. “Lascio definitivamente -ha dichiarato Caravetta- un partito che non riconosco più, che ha abbandonato la Sibaritide e la città di Rossano, che non ha detto una sola parola sulla soppressione del tribunale, che continua a tacere sulla situazione allarmante della sanità e del nostro ospedale, che ha lasciato i cittadini da soli con i loro bisogni e le loro domande e che, a livello regionale, continua a crogiolarsi in un’alleanza di governo allo sbando, che sta penalizzando la provincia di Cosenza e che non ha fatto e continua a non fare assolutamente nulla per affrontare e risolvere i problemi della Calabria e dei calabresi”.

A quello di Caravetta sono seguiti gli interventi di Russo, Magorno e del presidente Oliverio. Quest’ultimo, dopo aver evidenziato la grave situazione economico-finanziaria in cui sono costretti a muoversi gli enti locali, ha confermato l’impegno della sua giunta a continuare ad essere punto di riferimento di legalità, trasparenza e buon governo”. “Non ci possono essere crescita e sviluppo –ha poi aggiunto Oliverio- se gli enti locali non vengono messi nelle condizioni di investire sul territorio. Senza investimenti non c’è sviluppo e non c’è ripresa. Ognuno, quindi, deve fare la propria parte facendo capire al governo che deve invertire la tendenza”. Concluso il dibattito e posto ai voti, gli equilibri di bilancio sono stati approvati a larghissima maggioranza. Subito dopo è stata approvata e ratificata, con la sola astensione dell’opposizione, la Deliberazione di Giunta n. 146 del 04/06/2012. Adempimenti art. 175, comma 5 D.Lgs. n° 267/2000. Stessa cosa è accaduta per alcuni provvedimenti richiesti dalla Sezione regionale della Corte dei Conti. A questo punto l’Assemblea si è occupata del problema dei lavoratori regionali trasferiti alle Province per effetto della legge 34 del 2002. “L’atto deliberativo che oggi proponiamo –ha detto il presidente della Provincia di Cosenza- è frutto di una decisione sofferta, maturata in un lungo periodo di tempo che va dal 2007 ad oggi. Ho sempre sostenuto che la Regione si salva se si libera dal verminaio della gestione. Nel 2005 posi addirittura questa questione, e cioè il trasferimento delle funzioni dalla Regione agli enti locali, come “condicio sine qua non” del mio sostegno pieno a Loiero. Dopo un anno, nel 2006, finalmente si decise di applicare la legge e si trasferirono alle Province, attraverso la sottoscrizione di un protocollo, le funzioni (agricoltura e formazione professionale) e 1350 dipendenti (alla Provincia di Cosenza ne toccarono 430). Sia pur consapevoli dei limiti di tale decisione, come presidenti delle Province accettammo quel provvedimento in attesa che poi si fossero compiuti i passi necessari per la piena attuazione del processo avviato. Nel corso degli anni registrammo, però, come avevamo ampiamente previsto, resistenze enormi all’attuazione del cosiddetto decentramento amministrativo. Il protocollo sottoscritto e assunto dalla Giunta e dalle Province prevedeva una verifica e una rivalutazione finanziaria che non avvenne mai. Oggi siamo di fronte ad una situazione di grande sofferenza. La Regione deve alla Provincia 12 milioni 941 mila euro per risorse relative agli stipendi e agli oneri previdenziali che noi abbiamo anticipato e che la Regione si è impegnata a coprire con atti e documenti ufficiali. Dopo aver segnalato più volte tutto questo agli uffici regionali competenti attraverso numerosi incontri e con prospetti e allegati che documentano ampiamente le spese finora effettuate, solo questa mattina è arrivata a tutte le Province una lettera inviata dall’assessore regionale al Personale Domenico Tallini con la quale si annuncia la convocazione di un tavolo-tecnico politico per giovedì prossimo 27 settembre alle ore 12 presso il Dipartimento Organizzazione e Personale di Catanzaro”. “Noi –ha concluso Oliverio- saremo all’incontro e parteciperemo al tavolo. Sia chiaro, però, che giovedì prossimo dovrà emergere concretamente, attraverso gli atti conseguenti, la volontà da parte della Regione di definire il quadro preciso della situazione e di assumere alla prima riunione di giunta un atto amministrativo in cui si dovranno formalizzare i passaggi e le scadenze entro cui saranno saldate le anticipazioni sostenute dalla Provincia di Cosenza”. Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri provinciali Grisolìa, Melfi e Ambroggio. Posto ai voti, l’atto di indirizzo proposto dal presidente Oliverio è stato approvato a larghissima maggioranza con solo quattro astensioni.

Al termine della seduta consiliare, il consigliere Melfi ha proposto di dare mandato al presidente Oliverio di cercare una mediazione sulla vertenza dei lavoratori Emmezeta di Montalto e ai capigruppo di predisporre un documento di solidarietà ai lavoratori. La proposta è stata approvata all’unanimità.