Cosenza: resoconto del Consiglio comunale
Con una inversione, chiesta dal consigliere Massimo Commodaro (Occhiuto Sindaco) ed approvata dall’aula, si è anticipato il punto all’Ordine del Giorno che ha visto l’assise consiliare ratificare, con 15 voti a favore e 4 astenuti, la deliberazione della giunta municipale relativa ad alcune variazioni di bilancio. Si è dunque tornati alla trattazione ordinata del corposo Ordine del Giorno, a cominciare dalla proposta di legge, da presentare al Consiglio regionale, finalizzata a diminuire i costi di funzionamento della politica. Primo firmatario Sergio Nucci (Polo Civico Buongiorno Cosenza) che, nella relazione di presentazione, ha evidenziato come “i fatti di questi giorni la dicono lunga su quello che purtroppo capita in alcune regioni dove i soldi dei contribuenti diventano strumento, non per fare politica ma per pagare qualche viaggio di piacere, qualche telefonino, la spesa al supermercato e chi più ne ha più ne metta. Qui abbiamo visto giusto - ha detto Nucci - quando un anno fa abbiamo proposto all’aula di parlare di correttivi nella Regione Calabria affinché alcune spese venissero riviste e presentammo un ordine del giorno nel quale chiedevamo al Consiglio comunale di Cosenza, quale comune capoluogo, di proporre al Consiglio regionale di tagliare alcuni costi che riteniamo superflui”. Il consigliere del ‘polo civico Buongiorno Cosenza’ li ha sintetizzati nel ritocco dell’indennità del consigliere regionale, nella misura del 20%; nel divieto di cumulo dei vitalizi; nell’abolizione della figura del portaborse “ritenendo che – ha affermato – tra i tanti dipendenti regionali, ogni consigliere può trovare validi e fidati collaboratori”. In chiusura di intervento Nucci ha auspicato l’approvazione unanime di un documento da inviare all’indirizzo del Consiglio regionale, ma il collega Massimo Commmodaro (Occhiuto Sindaco) ha invece chiesto il rinvio della proposta alla Commissione affari istituzionali per meglio approfondirla. A nulla è valsa l’opposizione di Nucci alla richiesta che è stata invece condivisa dall’aula (9 voti favorevoli).
Di seguito, è stato ritirato l’Ordine del Giorno sui rimborsi elettorali, ritenuto superato, visto che – ha detto il relatore Domenico Frammartino (IDV) – sulla questione è aperta una discussione a livello nazionale. È stato lo stesso Frammartino a intervenire sull’Ordine del Giorno successivo che riguardava il ripristino della convenzione tra Regione e CNR di Mangone. “Ne abbiamo discusso ampiamente nelle commissioni – ha riferito il consigliere di IDV – e abbiamo preso parte a tante iniziative a sostegno del CNR, così come il Sindaco è intervenuto presso la Regione per mandare a soluzione la problematica”. Sospensione di giudizio, invece, sulla questione, definita nel relativo Odg “Crac Valle Crati”, rispetto alla quale il consigliere primo firmatario Giuseppe Mazzuca (PSE) ha chiesto che fosse rinviata per meglio preparare l’opportuno approfondimento, anche “con la presenza in aula di chi ha vissuto quella fase e può dire come è andata”. E si è andati oltre anche al punto sulla stabilizzazione degli stagisti che operano nell’ente comunale. Come è noto, gli stessi, hanno avuto una proroga al loro contratto che li mantiene in servizio fino a dicembre. Breve intervento sul punto del consigliere Maria Lucente (Gruppo Misto) che ha sostenuto la necessità di “attivare, nei modi consentiti dalla legge, gli strumenti per favorire l’occupazione e la stabilizzazione di personale che lavora bene e sostiene l’Amministrazione nel suo lavoro quotidiano”. Rinviato il punto inerente la comunicazione sulla deliberazione della Corte dei Conti “per consentire all’assessore di riferimento di predisporre l’opportuna relazione”, il Consiglio comunale si è invece soffermato più a lungo sulla vicenda ADISS, la cooperativa che si occupa del servizio a favore dei disabili, che nello scorso mese di agosto ha vissuto una fase turbolenta. “Una situazione delicata – ha sottolineato l’assessore alla coesione sociale Alessandra De Rosa – sulla quale mai è venuta meno l’attenzione dell’Amministrazione comunale”. L’assessore De Rosa ha ripercorso le tappe della vicenda che ha trovato esito positivo nella proroga del servizio fino a dicembre 2012, con prelevamento delle somme necessarie dal fondo di riserva, a fronte delle rassicurazioni sul sostegno al servizio da parte dell’omologo assessorato regionale.
Duri gli interventi dei consiglieri di minoranza Giuseppe Mazzuca (PSE), Giovanni Cipparrone (SEL) ed Enzo Paolini (PSE). Il primo ha accusato l’assessore De Rosa “di non aver saputo dare risposte a molte situazioni in questo anno e mezzo di governo della città. Solo l’intervento del Sindaco e dell’assessore Vigna – ha aggiunto – hanno salvato la situazione consentendo la proroga”. Sulla stessa lunghezza d’onda il rappresentante di SEL ha addebitato all’assessore la responsabilità “di aver messo in difficoltà la maggioranza ed il Sindaco con le sue esternazioni. Ci aspettavamo – ha detto – che nella sua relazione ci dicesse il futuro di questi 35 lavoratori”. “È importante che un’Amministrazione dedichi tempo e denaro ad eliminare le diseguaglianze, con un assessorato alla coesione sociale – è stata la premessa di Paolini. Ma il modo in cui è stata gestita la delega ci fa dire che tutto è stato fatto tranne un lavoro per attenuare e ridurre le diseguaglianze del territorio”. Il consigliere del PSE rimprovera all’amministrazione comunale di essere intervenuta solo dopo le proteste per la sospensione del servizio. “Non si tratta di trovare cerotti – ha detto - ma di capire come l’Amministrazione si pone di fronte alle politiche sociali. Ci interessa ciò che l’Amministrazione fa per non arrivare all’emergenza. Va riscritta l’agenda delle priorità – è l’ammonimento di Enzo Paolini – in cui le politiche sociali devono essere l’incipit e non un post scriptum. Non resta che un augurio e una sollecitazione: questa Amministrazione sovverta i problemi sul tavolo e adotti comportamenti politici volti a rimuovere le diversità”. Più moderati gli interventi dei consiglieri Cataldo Savastano (Autonomia e Diritti), Maria Lucente (Gruppo Misto) e Domenico Frammartino (IDV). “Sulla vicenda c’è stata confusione – ha detto il primo - ma prendo atto dell’impegno dell’Amministrazione e del Sindaco per la ricerca ed il reperimento dei fondi necessari fino alla fine dell’anno. Ho fiducia nel Sindaco che, sono certo, farà di tutto per mantenere il servizio, se serve anche con fondi di bilancio. Ma soprattutto credo che un ringraziamento vada fatto a questi operatori che non sono mai venuti meno al loro impegno”. “Sono emotivamente solidale con chi amministra con impegno – ha affermato Maria Lucente. Fa male vedere il proprio lavoro non completo o non riconosciuto. Abbiamo la convinzione che ci sia la sensibilità per mantenere o, addirittura, rinforzare un servizio così importante. Evitiamo però di andare in apnea e adoperiamoci per tempo nei bilanci individuando queste come priorità”. Guarda alle prospettive Frammartino, “ci auguriamo che questa forza lavoro, che ha sempre manifestato grande attaccamento al lavoro e senso di responsabilità, venga valutata seriamente. La vicenda non va strumentalizzata, chi strumentalizza non fa bene alla città”.
“La nostra città non è a misura di disabile – è l’amara conclusione di Sergio Nucci. La vicenda ADISS ha molteplici aspetti positivi perché ha squarciato un velo sulla condizione dei disabili in città, ha aperto uno spiraglio da cui abbiamo visto quello che vivono le famiglie. Abbiamo un debito nei confronti dei disabili e non sono mai troppe le parole spese nei confronti di questo problema. Abbiamo anche capito che le condizioni di precariato aumentano invece di diminuire. Infine c’è la forte necessità di rivedere tutte le regole che guidano la nostra vita, fondamentali per garantire un lavoro stabile e un servizio alla nostra comunità. Regole che ci inducono a spingere perché l’Amministrazione pubblichi un bando dove ci sia rispetto e riguardo per i lavoratori che hanno già prestato il servizio. Non dobbiamo creare nuovi disoccupati e nuovi precari ma tendere a stabilizzare poco per volta ciò che abbiamo”. Sulla questione ADISS chiude il Sindaco Mario Occhiuto che ha parlato di attacchi sconsiderati all’assessore Alessandra De Rosa che ha ringraziato per il suo impegno. “Bisognerebbe ammettere - ha affermato - che stiamo cercando di governare la città con estrema chiarezza nei confronti delle persone, senza ipocrisia, senza creare false illusioni. Come obiettivo principale della nostra azione c’è la solidarietà sociale, non per opportunità politica ma perché ci crediamo realmente. Il comune di Cosenza, rispetto ai servizi sociali, è un Comune che dà molta assistenza, anche rispetto al livello di qualità del servizio. In un momento difficilissimo, abbiamo puntato non solo al mantenimento dei servizi ma anche alla tutela dei lavoratori che ci sono da 14 anni. Ma quando Paolini oggi parla di stabilizzazione, dico che non si può essere così ipocriti. Per 14 anni sono arrivati in questo Comune i fondi per l’autosufficienza e le stabilizzazioni non sono state fatte, oggi che non ci sono più le risorse e ci facciamo comunque carico del servizio, ci si chiede di stabilizzare sapendo che non è possibile. Non si può arrivare a questo livello di strumentalizzazione. Faremo tutto il possibile ma nella chiarezza. E come ho detto ai lavoratori, devono sentirsi tutelati dalla qualità del servizio che svolgono”. Il Consiglio comunale tornerà a riunirsi, già convocato, venerdì 28 settembre (ore 9.00) per far fronte all’adempimento riguardante la salvaguardia degli equilibri di bilancio.