Vibo: Gdf recupera reperto archeologico
Un’ulteriore testimonianza dell’antica marineria è giunta fino ai nostri giorni: un prezioso reperto archeologico è stato recuperato nel mare antistante la località Formicoli di Ricadi (VV) dai sommozzatori della Guardia di Finanza di Vibo Valentia. Il reperto recuperato è un ceppo di ancora in piombo risalente all’età greca, in ottimo stato di conservazione. La scoperta è stata resa possibile grazie alla segnalazione operata da parte dei responsabili del “Tirrenian Diving Center” di Capo Vaticano, che animati da alto senso civico, riferivano alla Soprintendenza per i beni archeologici della Calabria la presenza del reperto giacente sul fondale della Costa degli Dei.
Ieri mattina, dopo opportuni contatti e approfondimenti, gli uomini del Nucleo Sommozzatori della Stazione Navale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia Marina, hanno dato il via alle delicate operazioni di recupero del reperto, sommerso a circa 20 mt. di profondità e parzialmente ricoperto da sabbia e sedimenti. L’intera aerea è di particolare interesse archeologico, infatti in passato vi sono stati rinvenimenti fortuiti di reperti relativi all’antica marineria. L’attività rientra nel quadro di un protocollo di intesa siglato il 24 maggio 2011 tra il Comando Regionale della Guardia di Finanza e la Soprintendenza dei Beni Archeologici della Regione Calabria, per la tutela del patrimonio storico e archeologico subacqueo. Il reperto sarà consegnato al Museo “Vito Capialbi” di Vibo Valentia.