La delegazione provinciale FAI di Catanzaro in visita a Lamezia
Nuovo appuntamento per la delegazione FAI provinciale di Catanzaro in visita presso il Palazzo del Marchese D’Ippolito a Lamezia Terme. Un pomeriggio per assaporare e conoscere ogni sfumatura della storia del palazzo lametino, noto per le particolari caratteristiche architettoniche che hanno da sempre interessato gli storici d’arte. Ad accogliere il pubblico a Palazzo D’Ippolito il Capo Delegazione FAI della provincia di Catanzaro, Carmen Audino, affiancata proprio dal Marchese D’ippolito. Audino ha ringraziato tutti i partecipanti all’iniziativa del FAI che ha inteso riscoprire le bellezze di uno dei palazzi più famosi del meridione: “Si tratta di un palazzo bellissimo che va visto con attenzione, valutato ed apprezzato con il tempo necessario. Sono molto felice che la gente abbia gradito il nostro invito, infatti il pubblico presente è numeroso.
Ci sono gli iscritti al FAI, ma anche tanti amici ed appassionati. Questa è la conferma che in Calabria esistono tanti beni che vanno valorizzati e difesi e che c’è, allo stesso tempo, tanta gente che sente propria questa mission”. Il capo delegazione ha poi passato la parola al Presidente del FAI Calabria, Annalia Paravati, che ha ribadito l’impegno del FAI sul territorio regionale lanciando la campagna denominata “I luoghi del Cuore”, iniziativa su scala nazionale grazie alla quale i cittadini possono indicare, attraverso il sito del FAI, il luogo appunto del cuore che intendono “salvare” o “valorizzare” attraverso l’intervento del FAI ed i fondi messi a disposizione dalla Banca Intesa San Paolo. Per la Calabria il luogo del cuore prescelto è la Cattolica di Stilo, le cui bellezze sono stranote ma necessiterebbero di restauro. A seguire la relazione dello storico d’arte Mario Panarello, esperto nell’architettura del ‘700, che ha descritto le bellezze di Palazzo D’Ippolito ponendo l’attenzione in particolar modo sulla facciata del palazzo, sulle ceramiche della pavimentazione firmate Giustiniani e sulle sfumature ed i disegni del meraviglioso soffitto.
“In effetti, Palazzo D’Ippolito è uno degli edifici più importanti del comprensorio lametino e dell’intera Calabria, ma io aggiungerei dell’intera Italia meridionale” ha sostenuto Panarello. “La peculiarità consiste proprio nella decorazione a stucco che investe la facciata, decorazione molto singolare. Palazzo D’Ippolito venne riconfigurato e decorato a partire dal 1760\65 per volere di Felice D’Ippolito, uno dei membri della facoltosa famiglia di Nicastro”. Le stanze del Palazzo sono poi state aperte al pubblico che ha potuto visitare il Palazzo guidato da un cicerone d’eccezione, ovvero il Marchese D’Ippolito, il quale ha rimarcato che molto particolare è il soffitto, costituito da tela di sacco inchiodata sulle tavole e carta incollata e dipinta a mano. La giornata si è poi conclusa con un concerto arpa-flauto del duo del conservatorio “Torrefranca” di Vibo Valentia.