Cfs sequestra merce avariata in ristorante del vibonese
Gli agenti del Comando Stazione Forestale di Spilinga, nell'ambito di controlli atti a garantire la sicurezza alimentare dei consumatori, hanno sequestrato un ingente quantitativo di alimenti congelati, rinvenuti all'interno di un noto ristorante ubicato nel comune di Joppolo. Il provvedimento, eseguito in collaborazione con l'ASP di Vibo Valentia, è scattato al termine di un'ispezione igienico sanitaria, nel corso della quale sono stati controllati i locali adibiti a cucina, quelli adibiti a stoccaggio delle materie prime e le celle frigorifere del noto esercizio di ristorazione.
Nel corso del controllo sono stati rinvenuti circa 80 Kg di carne mista (bianca e rossa) già sezionata, tra cui anche selvaggina, e circa 10 Kg di formaggio a pasta filata triturato, conservati all'interno di buste anonime e stipati alla rinfusa all'interno di un banco frigorifero. La visita ispettiva ha evidenziato che la partita di alimenti rinvenuta, oltre ad essere priva di qualsiasi etichettatura da cui trarre le necessarie informazioni inerenti la tracciabilità alimentare, aveva subito un processo di congelamento non autorizzato e non rispondente agli standards di sicurezza per mancanza della prescritta apparecchiatura utile a mantenere inalterate le caratteristiche organolettiche dei cibi. Il medico veterinario intervenuto ne ha certificato il cattivo stato di conservazione, giudicandoli assolutamente inidonei per il consumo umano.
Gli agenti del CFS, di conseguenza, hanno eseguito il sequestro penale dell'intera merce, apponendo i sigilli al banco frigo che la conteneva. Il titolare del ristorante, F.D., del luogo, destinatario del provvedimento, cui è stata affidata la custodia giudiziaria di quanto sequestrato, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Vibo Valentia. I reati ipotizzati vanno dalla detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione, alla vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine. La magistratura di Vibo Valentia ha già convalidato il sequestro operato, iscrivendo il ristoratore nel registro degli indagati e disponendo l'immediata distruzione dei cibi sequestrati.