Fiamma Tricolore: indignazione per la presenza di ratti a Gioia Tauro
Il proliferare di ratti di medie-grandi dimensioni in prossimità del torrente Budello rappresenta una vergogna per la Città di Gioia Tauro. - È quanto scrive in una nota Antonio Pratticò Segretario della Sezione di Gioia Tauro - Oltre raad essere un serio pericolo per l’incolumità e la salute dei cittadini che vi risiedono, i roditori, specialmente nelle ore notturne, si spingono fuori dal letto del fiume alla ricerca di cibo fino ad arrivare all’interno delle vie del “rione fiume” in pieno centro abitato. Il principale pericolo associato ai ratti è legato all’igiene.
Un ratto selvatico, che vive nelle fogne o nei fiumi, può essere affetto da almeno venti malattie trasmissibili all’uomo. Nel Consiglio Comunale del 5 Settembre u.s. il Sindaco, viste le insistenti richieste di intervento dei cittadini, dava notizia di un prelievo dal “fondo di riserva” di un ammontare pari a cinquemilaseicento euro per l’acquisto di trappole ecologiche. - prosegue Pratticò -Allo stato attuale, nonostante le rassicurazioni fatte dal primo cittadino, tra le azioni che ci risultano intraprese, atte a garantire la salubrità delle zone interessate a questo spiacevole fenomeno, sono state la rimozione dei cassonetti della spazzatura nelle vicinanze del torrente Budello e la rimozione dei rovi e del materiale solido ingombrante che ostruivano il letto del fiume, ma di trappole per la derattizzazione nel rione non v’è ancora alcuna traccia!
Poiché la situazione è realmente degradata ci auguriamo che l’Amministrazione provveda quanto prima a porre in atto i tanto auspicati interventi di derattizzazione, perché se è vero che, come più volte ribadito dal Sindaco, la pulizia del torrente Budello è di competenza della Provincia è tanto vero che la tutela della salute dei cittadini è competenza del Comune. – conclude Pratticò - Indipendentemente dalle competenze specifiche, il Comune deve tutelare la comunità che vive nel proprio territorio e ne rappresenta gli interessi collettivi. Già solo per questo motivo l’Ente deve attivarsi per evitare che una situazione come quella qui lamentata possa degenerare con delle epidemie.