Cirò Marina, sequestrate quattro strutture balneari
I carabinieri del comando stazione di Cirò Marina, hanno sequestrato strutture balneari per un valore totale che si aggira attorno ai 95.000 euro. I militari da febbraio sono impegnati in operazioni di controlli finalizzati alla verifica del rispetto delle norme paesaggistico-ambientali, ed edilizie, da parte dei gestori di lidi balneari, lungo la costa della cittadina ionica. Verifiche che hanno consentito di portare alla luce numerose violazioni, con la conseguente denuncia di 10 persone. I controlli hanno interessato quattro strutture balneari, comprese nella fascia tra Punta Alice e Torre Nova ed in tutti i casi sono state riscontrate violazioni al d.lgs n. 42 del 22 maggio 2004, denominato "codice dei beni culturali e del paesaggio". Il decreto ricomprende la fascia costiera, per un estensione di 300 metri dalla bagnasciuga, tra le aree tutelate, pertanto ogni realizzazione edile in questa fascia è soggetta al nulla osta paesaggistico rilasciato dalla provincia. In tutte le strutture balneari controllate sono state riscontrate violazioni al suddetto decreto legislativo, poiché i lavori venivano realizzati in assenza del nulla osta ed in alcuni casi anche dei permessi a costruire. Nello specifico le violazioni riscontrate dal militari dell'arma sono: la realizzazione di una piattaforma in cemento armato sulla quale erano state realizzate 20 cabine per bagnanti; pedana in legno per una superficie di 200 mq con sovrastante un chiosco in legno; pedana in cemento e piastrelle per una superficie di 80 mq con sovrastante un chiosco in legno; chiosco in cemento armato per una superficie complessiva di 60 mq. I proprietari e gestori delle strutture dovranno cosi rispondere delle violazioni relative alla realizzazione di opere abusive su area demaniale sottoposta a vincolo e in alcuni casi della realizzazione dei manufatti in completa assenza delle autorizzazioni a costruire.