A Gimigliano l’evento artistico “Svegli!” alle 5 del mattino del 28 ottobre

Catanzaro Attualità
La locandina dell'evento

L’arte concepita come risveglio delle menti, come un faro che illumina la via del cammino di un popolo silenziosamente schiavo delle apparenze, delle bugie e delle false illusioni. È questa l’idea ispiratrice dell’evento “Svegli!” che si svolgerà alle 5 del mattino di domenica 28 ottobre a Gimigliano (Cz).

In questo piccolo paese del catanzarese, la gente si desterà improvvisamente dal sonno della routine quotidiana, in cui tutto sembra scorrere inesorabilmente; da una vita che ormai sembra dare importanza solo al superfluo e che sembra condurci verso il declino della nostra coscienza come un fiume in piena il cui corso non può essere fermato.

Gli abitanti di Gimigliano scenderanno in piazza in pigiama con un animo rinnovato, ormai desti e non più parte di un popolo che assiste inerme allo spoglio di valori e principi, privato dei diritti fondamentali ed impotente di agire e di contrapporsi alla logica del potere.

L’evento “Svegli!” è organizzato dall’artista Erminia Fioti, presidente e fondatore del Centro Culturale Duhem di Gimigliano e curatrice delle performance e delle installazioni che faranno da cornice all’evento. “l'idea sottende a una azione/reazione simbolica a quanto stiamo vivendo”, ha dichiarato la Fioti, “addormentati dai media, il mondo e la nostra esistenza ci scivolano via senza che noi ce ne accorgiamo.

Poteri forti ci hanno ridotto all'inerzia. Alle 5 del mattino del 28 ottobre 2012, gli abitanti di Gimigliano scenderanno per strada, in pigiama, perché qualcuno gli avrà tolto di botto il cuscino da sotto la testa. Il loro non sarà un semplice sonno interrotto”ha concluso l’artista ,” ma una presa di coscienza. Qualcuno ha detto “basta dormire!” E’ l’arte che chiama a raccolta, per un risveglio collettivo. Perché ciò che deve farci vergognare è dormire il sonno dell’apatia, e non uscire da casa in pigiama e sentirsi parte viva e pensante di una collettività ridotta a materia inerme”.