Vibo: quarta Edizione dell’Hipponion Stroke National Prize
Dal 26 al 28 ottobre 2012 a Vibo Valentia si svolgerà, presso il salone dei congressi dell’Hotel 501 con inizio alle ore 9, la Quarta Edizione dell’Hipponion Stroke National Prize, un premio biennale assegnato ai tre migliori lavori originali sull’Ictus Cerebrale effettuati da giovani ricercatori, presieduto dal direttore della UO Neurologia e Stroke Unit del Presidio Ospedaliero di Vibo Valentia, dr. Domenico Consoli. Faranno parte della faculty del congresso i massimi esperti nazionali nel campo dell’ictus cerebrale. L’autorevolezza della Commissione Scientifica e del Board dei Garanti, ha consacrato questo evento ad un ruolo esclusivo e di primo piano nel panorama scientifico Nazionale, rendendo, di fatto, l’Hipponion Stroke National Prize il premio Nazionale per la ricerca sull’Ictus Cerebrale e concedendo a Vibo Valentia un prestigioso ruolo nazionale in questo specifico settore
Anche quest’anno, ad arricchire la caratura scientifica del Premio, sarà associata la Prima Consensus Conference Nazionale “Le Aree Grigie nella Gestione delle Malattie Cerebrovascolari” che, oltre a richiamare alcuni tra i più rappresentativi Neurologi Nazionali, rappresenterà una opportunità formativa, per i medici e soprattutto i neurologi locali e regionali, di confronto su quegli ambiti di gestione diagnostica e terapeutica in acuto dell’ictus cerebrale non ancora pienamente e chiaramente definiti. Con la metodologia della “Consensus Conference” (quindi con lo spirito cooperativo ed interattivo tra tutti i partecipanti) si scriveranno, probabilmente, delle nuove linee di indirizzo su questi ambiti di comportamento medico che, se validate, impronteranno l’operato di tutti i neurologi italiani che trattano l’ictus.
Generare eventi di elevata caratura culturale innesca un volano di trasformazione della Società, che rappresenta la Speranza di crescita economica e di sviluppo del territorio ed orienta la popolazione beneficiaria in termini di percezione del ruolo interpretato dalla stessa. Senza ricerche e senza cultura, infatti, nessuna ipotesi di sviluppo è sostenibile. Partendo da questo assunto gli organizzatori caparbiamente ripropongono l’evento quale ineludibile strumento di possibile filiera ideale da seguire per conseguire finalità di sviluppo del nostro territorio.