Morto Mons. Luigi Tirelli, portò Josè Maria Escrivà in Calabria
È deceduto, nei giorni scorsi, a Roma, Mons. Luigi Tirelli Barilla, per tutti don Luigi, sacerdote di grande spessore culturale e di fede profondissima. Quanti lo hanno conosciuto lo hanno apprezzato anche per la sua serietà e per la sua competenza nelle diversissime attività esercitate, sempre con grande zelo, nelle sue diverse accezioni di confessore, di amico, di uomo di cultura, di consigliere. Don Luigi era nato a Reggio Calabria nel 1921, terra che ha sempre amato e da cui, in realtà, non si è mai distaccato. Si teneva sempre informato, infatti, su tutti gli eventi più significativi che interessavano la Città ed in particolare sulle attività promosse dalla Prelatura dell'Opus Dei. Nel 1946, la Provvidenza (come egli più volte ha sostenuto) volle farlo incontrare, a Roma, con San Josè Maria Escrivà arrivato in Italia proprio quell'anno e, successivamente, durante il mese di giugno del 1948, fu lui, assieme a mons. Umberto Dionisi, don Alvaro del Portillo ed all'avvocato Alberto Taboada, ad accompagnare il santo nella sua storica visita a Reggio ed in Sicilia.
Evento, testimoniato dalla targa commemorativa affissa nell'episcopo della Cattedrale. Dopo essersi laureato in lettere alla Sapienza e in Filosofia all'Angelicum, nel 1952, divenne Segretario nazionale della FUCI e poi presidente romano. Ordinato presbitero, a Roma, il 15 luglio del 1954 dall'Arcivescovo di Reggio Monsignor Ferro, è stato il primo sacerdote italiano dell'Opus Dei. Successivamente, è stato, per moltissimi anni, Vicario per l'Italia dell'Opus Dei ed al suo rientro a Roma nell'anno 1981 è stato nominato parroco della parrocchia di Sant'Eugenio in Valle Giulia dove ha festeggiato il suo 90° compleanno. Prelato d'onore di Sua Santità, mons. Tirelli è stato, anche, autore di moltissime biografie di santi, di omelie nonchè di diverse pubblicazioni, tra le quali "La fede dei figli di Dio" e "Tu sei sacerdote oggi e sempre" edite dalle Edizioni Ares.
È stato, anche, assiduo collaboratore della rivista Studi Cattolici, nonché il primo direttore della collana di spiritualità Emmaus dello stesso autore Ares. Con Lui si è spento un Sacerdote di grande spiritualità ma, anche, una memoria storica dell'Opus Dei in Italia. Un amico indimenticabile i cui insegnamenti, ancora oggi, ispirano a vivere e a pregare. Nel trigesimo della sua morte verrà celebrata una Messa di suffragio.