Scosse Pollino: Udc propone svuotamento invaso di Mormanno
“Alla luce delle dichiarazioni rese dal prof. Alessandro Guerricchio, già docente di geologia applicata presso la facoltà di Ingegneria dell’Università della Calabria, l’Udc moranese chiede una scrupolosa valutazione e un esame dettagliato degli equilibri geodinamici e fisici del greto dell’invaso artificiale di Mormanno. - È quanto si legge in un comunicato a firma del responsabile della Sezione UDC di Morano Calabro, Nicolò De Bartolo - Non vogliamo addentrarci in argomenti tecnici il cui compito lasciamo volentieri agli scienziati ma, pur consci che i movimenti della crosta terrestre non siano prevedibili, riteniamo non debba e non possa assolutamente essere minimizzato o ignorato quanto riferito dall’insigne cattedratico cosentino.
Dal canto nostro non abbiamo né gli strumenti né le conoscenze scientifiche per esprimere un giudizio qualificato su quanto asserito nell’intervista; non sappiamo se quanto rivelato sia plausibile o meno, tuttavia il ragionamento sembra condivisibile anche solo a rigor di logica. E’ ovvio, infatti, che se il terreno sottostante la diga consentisse una penetrazione dell’acqua in profondità, come presunto dal prof. Guerricchio, in presenza di una faglia attiva si avvierebbe una sorta di processo di “lubrificazione” che determinerebbe lo “slittando” e la conseguente sovrapposizione dei macrosistemi contigui, la cui stabilità, lo ricordava l’Accademico, si basa essenzialmente sull’attrito e l’incastro. Anche dal punto di vista pratico l’argomentazione non può che essere sostenibile. Oltretutto l’esperienza insegna che in molte aree dove insistono sbarramenti d’acqua realizzati dall’uomo, come in specie, si verificano continuamente terremoti.
La teoria, perché di questo per ora si tratta, richiede sicuramente ulteriori indagini. Per il momento, anche solo dinanzi a un ipotesi, proponiamo e chiediamo che si proceda senza indugio allo svuotamento del bacino artificiale di Mormanno e ad un’osservazione puntuale del fondo. Appare altresì razionale e opportuno sospendere a scopo cautelativo e comunque sino a definitivo chiarimento della vicenda, l’attività della diga.
Chiediamo - conclude De Bartolo - a chi ne ha il potere, di intervenire con solerzia affinché nulla sia lasciato al caso e perché i nostri figli non ci accusino in futuro di non aver fatto sino in fondo il nostro dovere al servizio dell’uomo. Perché è della vita e della serenità di migliaia di persone che stiamo parlando!”