Cosenza: giornata di studio sulla donazione

Cosenza Attualità

Stamattina, presso l’Auditorium “A. Guarasci” del Liceo Classico “B. Telesio”, si è svolta la “Giornata di studio sulla donazione di organi, tessuti e cellule” promossa dall’Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia di Cosenza in collaborazione con l’Aido a cui hanno preso parte oltre seicento studenti delle scuole superiori della città di Cosenza.

Ai saluti del Dirigente Scolastico del Liceo Classico “B. Telesio” di Cosenza Ing. Antonio Iaconianni, sono seguiti gli interventi di Giuseppe Muto, Volontario AIDO e responsabile del Convitto Nazionale “B. Telesio” per i corsi di formazione sul volontariato; del dott. Pellegrino Mancini, coordinatore regionale Calabria dei trapianti di organi; di Domenico Bevacqua, Vice Presidente e Assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Cosenza; di mons. Salvatore Nunnari, Arcivescovo della Diocesi di Cosenza-Bisignano e del presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio.

“La donazione degli organi –ha detto, tra l’altro il Vice Presidente della Provincia Bevacqua nel corso del suo intervento- è uno strumento molto importante per ridare fiducia e forza a tante famiglie che vivono il dolore improvviso della perdita di un figlio o di un parente e che, attraverso questo atto nobile e grande, possono trovare un senso, un significato, un momento di coraggio di fronte alla drammaticità dell’evento luttuoso che le ha colpite. Non c’è gesto più grande e più giusto, infatti, che donare gli organi della persona amata per riaccendere nuove speranze di vita! Sono passati molti anni da quando si sono sperimentati i primi trapianti. Oggi trasferire gli organi da un corpo che muore ad uno che può continuare a vivere non è più un miracolo ma una straordinaria opportunità che la scienza offre all’uomo che muore: quella di accendere una speranza in un’altra famiglia, di alleviare il dolore di altre persone, di placare mille altre sofferenze!”.

“Da qualche anno a questa parte –ha affermato il Coordinatore Regionale dei trapianti degli organi in Calabria, dott. Pellegrino Mancini- per fortuna sono diminuite le opposizioni e, quindi, sono leggermente aumentati anche i prelievi degli organi. Il dato negativo è, però, dato dal fatto che mentre la Calabria si rivolge a tutte le regioni per chiedere organi, la stessa cosa non avviene sul versante della donazione. Nella nostra regione sono ancora troppo lunghe le liste d’attese e molto forti gli egoismi che impediscono una totale apertura a questa decisione”.

Nel corso del convegno è stata ricordata anche la figura di Nicholas Green il bambino statunitense, vittima a sette anni di un assassinio sull'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria i cui genitori autorizzarono l'espianto e la donazione degli organi, di cui beneficiarono sette italiani, di cui quattro adolescenti e un adulto, mentre altri due riceventi riacquistarono la vista grazie al trapianto delle cornee. L'evento fece molto scalpore perché all'epoca la donazione degli organi non era una prassi comune in Italia, e questo gesto contribuì molto a far aumentare gli episodi di donazione d'organi in tutto il Paese. Concludendo i lavori, l’arcivescovo di Cosenza-Bisignano, mons. Salvatore Nunnari e il presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio hanno invitato i giovani presenti al convegno ad essere profondi sostenitori della cultura della donazione per favorire la nascita di molte vite.

Molto toccanti, infine, le testimonianze del prof. Vincenzo Ferraro e dell’ ing. Immacolata Straface che, attraverso le loro storie, hanno spiegato alla foltissima platea di ragazzi e ragazze i motivi per cui hanno deciso di diventare donatori di organi.