Intimidazioni: incendiata nella notte la casa del sindaco di Malvito
Stamani, infatti, intorno alle ore cinque, la famiglia Cristofalo (oltre al primo cittadino, la moglie e due figli), è stata svegliata di soprassalto nella propria abitazione di località Pauciuri. Era il suono insistente del citofono messosi a suonare in seguito ad un falso contatto elettrico. Il frastuono è stato causato da un principio d’incendio, fortunatamente non attecchito, alla siepe presente all’interno del cancello della sua proprietà, molto vicino al cavo elettrico collegato al videocitofono. Per fortuna, i danni materiali non sono molti, ma resta l’atto intimidatorio, il gesto
di vigliaccheria compiuto ai danni di un’intera famiglia. I carabinieri del locale Comando stazione hanno trovato nei pressi dell’abitazione una bottiglia di plastica vuota e senza tappo che odorava di benzina: forse quella utilizzata per appiccare il fuoco alla siepe. Eletto a giugno 2009, il sindaco Giovanni Cristofalo mai finora aveva ricevuto nel corso del suo mandato un’intimidazione del genere, che – per gli inquirenti – sarebbe collegata solo alla sua attività politico-amministrativa. L’intera giunta comunale: il vice sindaco Roberto Iannello, gli assessori Sonia Paletta, Luigi Gramigna e Pietro Amatuzzo, oltre a tutti i consiglieri comunali hanno espresso viva solidarietà al loro Sindaco.
Lo stesso Cristofalo, dopo aver denunciato il tutto contro ignoti, ha affermato: «Non riesco ancora a capire la natura di questo vile atto. Io e l’Amministrazione comunale andremo avanti sulla strada della legalità e della crescita sociale e civile continuando nelle battaglie già intraprese. Mai come in questo momento sono pronto ad andare avanti, perché le mie eventuali dimissioni farebbero comodo solo a chi ha commesso questo vile atto minaccioso».