Crotone. Un coordinamento chiede la costituzione del Registro del testamento biologico
Un primo nucleo di associazioni si è costituito in Coordinamento per i diritti civili e chiede al Comune la costituzione del Registro del testamento biologico. Su iniziativa della sezione crotonese dell’associazione del libero pensiero Giordano Bruno hanno aderito la Fondazione Berlinguer, L’arci, Il cittadino, La Fidapa e Libera donna.
“Le associazioni hanno la consapevolezza che nessuno può imporre all’altro più di quanto questi possa imporre a lui. Vogliamo dare voce - afferma Rolando Belvedere, Presidente del Coordinamento per i diritti civili - a coloro che in piena lucidità non intendono subire la volontà altrui e l’accanimento terapeutico qualora si trovassero di fronte a una malattia irreversibile. Questa iniziativa peraltro, non comporta nessuna spesa per l’amministrazione comunale ed è un servizio per tutti i cittadini. Auspichiamo che la volontà di ciascuno sia rispettata”.
Il testamento biologico o disposizioni anticipate di trattamento è nato in America negli anni Sessanta e ormai regolato in tutti i Paesi. In Italia centinaia di amministrazioni hanno costituito un apposito Registro. Con il testamento biologico il cittadino manifesta anticipatamente il consenso oppure il rifiuto rispetto a determinati trattamenti medici che si rendessero necessari al’insorgere di malattie invalidanti tali da non consentire di esprimere la propria volontà.
La procedura è semplice. Il cittadino si reca dal funzionario dell’Ufficio comunale insieme a un fiduciario che può essere un parente o un amico. Ambedue firmano il testamento davanti al funzionario che lo autentica e poi la dichiarazione - revocabile e modificabile in ogni momento - viene sigillata, protocollata e custodita negli uffici comunali.